In botanica, movimento di curvatura di un organo vegetale (o tigmonastia) determinato da semplice contatto e indipendente dalla direzione di questo stimolo; per es. i tentacoli delle drosere che s’incurvano [...] sempre verso il centro della foglia.
È detto aptotropismo (o tigmotropismo) il movimento di curvatura determinato dal contatto unilaterale con un oggetto solido e di cui sono soprattutto capaci le radici o i viticci delle piante rampicanti. ...
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Famiglia di piante appartenente all’ordine Ceratofillali del gruppo delle Paleoerbe non Monocotiledoni (➔ Angiosperme). Comprende il solo genere Ceratophyllum con 6 specie cosmopolite; si tratta di erbe [...] caratteri sinapomorfi (➔ cladismo) che sono il risultato di un adattamento alla vita acquatica. Nelle C. non ci sono radici ma spesso rami incolori che provvedono all’ancoraggio al suolo della pianta; i fusti hanno un singolo cordone vascolare dotato ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni appartenente all’ordine delle Fagali. Comprende il solo genere Casuarina, con 30 specie, quasi tutte dell’Australia. Sono alberi o arbusti, a rami filiformi, con foglie [...] nodo; fiori monoici, in spighe e frutti secchi indeiscenti derivanti da un ovario pluricarpellare sincarpico (noci). Le radici presentano noduli che ospitano batteri azotofissatori. Alcuni autori hanno proposto di suddividere il genere Casuarina in 4 ...
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GIBELLI, Giuseppe
Massimo Rossi
Nacque a Santa Cristina, presso Pavia, il 9 febbr. 1831 da Siro e Giuseppina Carnovali. Frequentò la facoltà di medicina dell'Università di Pavia, dove si laureò nel [...] la prima volta osservata e descritta dal G., fu definita dal botanico come "indigenato tollerato e tollerabile sulle radici del castagno sano" (Nuovi studi sulla malattia del castagno, detta dell'inchiostro…, Bologna 1882, p. 39).
Il G., analizzando ...
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Famiglia di piante dell’ordine Filidrali, quasi tutte originarie dell’emisfero australe, comprendente erbe rizomatose con foglie distiche, fiori spesso densamente villosi, oppositipetali, con 3 stami. [...] una serie di cime elicoidi, e la presenza di pigmenti che producono colorazioni dal rosso-arancio al porpora, caratteristiche di radici e rizomi di molti generi. Sulla base di studi filogenetici le E. vengono suddivise in due cladi, le sottofamiglie ...
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In botanica, parte della corteccia primaria della radice, formata da uno o più strati di cellule, immediatamente sottostante all’epidermide e che sostituisce questa quando si disfa o scompare. L’e. si [...] per semplice suberificazione delle membrane cellulari. In molte piante viene più tardi sostituito dal sughero.
Si chiama e. anche lo strato cellulare situato nella parte più interna del velo radicale nelle radici aeree delle Orchidee epifite. ...
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Anatomia
Raggruppamento di fibre muscolari o nervose che hanno origine, percorso e destinazione comuni. I f. vengono identificati con eponimi o in base alla sede anatomica (fascio di Goll e di Burdach, [...] o libro), e di una porzione legnosa (porzione vascolare o xilema o legno) (fig. 3 e 4). Anche i f. delle radici sono composti, poiché le porzioni cribrose si alternano regolarmente con quelle legnose in una cerchia. I f. composti sono collaterali ...
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Nome di diverse malattie dell’uomo, degli animali domestici e delle piante. botanica In patologia vegetale, la r. che si manifesta in forma di tumori, di natura iperplastica, più o meno vistosi, isolati [...] (e quella simile dell’oleandro e del frassino) è causata dal batterio Pseudomonas savastanoi: sui rami (ma anche su radici, foglie, fiori e frutti) si formano tumori che erompono dalla corteccia e si accrescono assumendo alla fine un colore bruno ...
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In botanica, pianta che, avendo il caule esile e lungo, tale da non potersi mantenere in posizione eretta da solo, riesce a sollevarlo con opportuni adattamenti. Le piante r. possono essere volubili, se [...] di particolari organi di attacco come i cirri. Alcune r. riescono ad arrampicarsi aggrappandosi mediante corti rametti rivolti all’ingiù a guisa di uncini (Bouganvillea), mediante aculei uncinati (rose) o mediante radici avventizie (edera) o con ...
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WOODWARDIA
Adriano Fiori
. Genere di Felci della famiglia Polipodiacee dedicato a Thomas Jenkinson Woodward, botanico inglese. Se ne conoscono 7 specie delle regioni tropicali e temperate dell'Europa, [...] -sette, alte sino a m. 1,80, munite spesso all'apice della rachide di un bulbillo capace di emettere radici e produrre una nuova pianta; sono formate di segmenti lanceolato - acuminati, con lobi triangolari falcati, minutamente seghettati, muniti al ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...