Botanica
Malattia prodotta da Plasmodiophora brassicae, che si manifesta sulle radici di Brassicacee coltivate (cavolo, rapa) e spontanee con tumori isolati o aggregati, determinati dall’ipertrofia delle [...] , anteriormente, fra i corpi vertebrali, o posteriormente, verso il canale midollare. L’e. è causa di diminuita mobilità della colonna e dei fenomeni irritativi e deficitari (algie, anestesie ecc.) causati dalla compressione delle radici nervose. ...
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Genere (Cytinus) di piante fanerogame, della famiglia Citinacee, parassita sulle radici del cisto, caratterizzata da fiori biancastri o giallastri circondati da brattee vivacemente colorate di rosso o [...] arancio ...
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Pianta epifita a forma di ‘nido’, cioè formante, con le radici e con le foglie disposte a rosetta, una nicchia concava verso l’alto, in cui si raccoglie acqua. Sono n. alcune felci (Asplenium, Platycerium, [...] Anthurium, ecc) e Bromeliacee (Aechmea, Billbergia, Tillandsia ecc) ...
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Organo uni- o pluricellulare che ha la duplice funzione delle radici, cioè di fissare la pianta al substrato e di assorbirne l’alimento liquido, come nelle Tallofite, nelle Briofite e nel gametofito delle [...] Pteridofite.
È detta r. anche la parte differenziata del tallo di certe alghe (Laminariacee, Caulerpacee), che è analoga a una radice delle Cormofite, con funzione di attacco al substrato. ...
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Meristema intercalare di origine secondaria che nei fusti e nelle radici provvede alla formazione del sughero in sostituzione dell’epidermide. Si forma di rado nell’epidermide, per lo più invece al disotto [...] di questa e cioè dalla corteccia primaria (fino all’endoderma) o dal periciclo o infine dalla corteccia secondaria. Consta per lo più di un solo strato di cellule che, dividendosi tangenzialmente, producono ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] l’interno. Tale l. è detto secondario per distinguerlo da quello primario, che si origina direttamente dall’apice del fusto e della radice ed è formato da fasci vascolari liberi uno dall’altro, la cui massa è trascurabile in confronto a quella del l ...
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In botanica, gemma a forma di bulbo che cadendo sul terreno, emette radici generando un nuovo individuo. I b. possono essere sotterranei e formarsi all’ascella delle squame di un bulbo (Muscari), aerei [...] e isolati all’ascella di foglie normali (Dentaria bulbifera), o al posto dei fiori (alcune specie di Allium) ...
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Famiglia di Felci, ordine Salviniali, comprendente piccole piante acquatiche galleggianti prive di radici, appartenenti al solo genere Salvinia con 12 specie, per lo più annue, la maggior parte dell’America [...] ellittiche, disposte in verticilli di 3, di cui una rivolta in basso, finemente laciniata in 8-18 segmenti, simili a radici acquatiche. Alla base di queste foglie metamorfosate si trovano, riuniti in gruppi, gli sporocarpi, ciascuno con un solo soro ...
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In botanica, simbiosi che si stabilisce fra alcune specie di batteri umicoli e le radici di piante Fanerogame (Asteracee, Brassicacee ecc.): i batteri si addossano alle radici o penetrano nella corteccia [...] della radice, ove occupano gli spazi intercellulari senza provocare la formazione di neoplasie o tubercoli. ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...