CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] 'esaurirsi in eleganze più o meno manierate (caso limite la capziosa suggestione baudelairiana di Vendette della luna), o affonda le radici in un risentimento vitale, mette a nudo i contrasti e gli amori di un animo elementare, la sua terrestrità, la ...
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GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] tuttavia la denuncia appare stemperata nei modi schematici di un moralismo convenzionale e qualunquistico, che non tocca le radici del problema. Questa contraddizione di fondo, destinata a rimanere irrisolta negli scritti e negli atteggiamenti del G ...
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DRAGO, Vincenzo
Rita Tolomeo
Nacque a Cattaro in Dalmazia nel 1770 da Serafino.
La famiglia, appartenente alla nobiltà del luogo e ricordata di frequente nei documenti cittadini a partire dal sec. XIII, [...] a episodi vicini ai miti e alle leggende popolari degli antichi greci senza poi ricondurli alle loro profonde radici, quali manifestazioni della vita collettiva di quel popolo secondo un concetto di origine vichiana, e, soprattutto, si condannava ...
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Teatro del Cinquecento, La tragedia - Introduzione
Renzo Cremante
Le ragioni della scelta sono suggerite in primo luogo, come dalla fisionomia della collezione e dalla misura del volume, così dalla [...] dissimulando la propria preoccupazione per il fatto che una fitta vegetazione critica avesse appunto «messo o tentato di mettere radici su un terreno editorialmente intatto»; ed auspicando per l'opera dello scrittore ferrarese, e in primo luogo per l ...
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GALDIERI, Rocco
Giorgio Taffon
Nacque a Napoli il 18 ott. 1877 da Michele e da Rosa Cipriani.
Il padre, chimico farmacista, avrebbe voluto avviarlo alla professione di medico o di farmacista, continuando [...] e vivo spirito satirico, come La famiglia di Iorio.
Va inoltre osservato che la poesia del G., pur con radici nella cultura e nell'antropologia napoletane, ha saputo distinguersi dalle coeve esperienze e tradizioni rappresentate da S. Di Giacomo o ...
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(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] realista, s’impone il romanzo sperimentale; alla sua diffusione contribuiscono L.R. Sánchez, che crea un linguaggio neobarocco con radici nella lingua colloquiale e popolare, ed E. Rodríguez Juliá, che rilegge la storia del paese da un punto di ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] . Eterogenei tra loro, raccontano le vicende di persone banali, di una generazione, la prima del dopoguerra, che non ha radici né valori, abita in quartieri-dormitorio e lotta per un posticino al sole.
Lo ''stile dell'epoca'', soprattutto per quel ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] da stranieri è un fenomeno che va ben al di là del contatto diretto con l’Italia e che affonda invece le radici in una pratica antica e consolidata fin dal medioevo, quella degli usi linguistici alternativi a seconda non della nazionalità, ma dei ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] opum", "iniuriarum ulciscendarum cupiditas", "temeritas"; sul terreno propizio dell'"avaritia", che "omnes impellebat" germoglia e mette radici la divisione della Francia in due "factiones". E continua: "harqm alterius Condeus princeps est, alterius ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] immagini, ma l'interpretazione più ragionevole vedrebbe in esse l'allusione a un episodio che sembra risalire alle radici stesse della leggenda arturiana, ma che poco e abbastanza tardi sarebbe stato valorizzato dalla tradizione romanzesca (l'unico ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...