Poeta russo (Tundutovo, presso Astrachan´, 1885 - Santalovo 1922); si ricollega da un lato alle forme poetiche del sec. 18º, dall'altro al cubismo-futurismo. Insieme con A. E. Kručënych creò il zaum´, [...] lingua "transmentale": ardita combinazione di radici e suffissi. Tra le sue opere: Tvorenija ("Creazioni", 1914); Izbornik ("Florilegio", 1914); Ošibka smerti ("L'errore della morte", 1917); Noč v okope ("Notte in trincea", 1921). ...
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paese di cuccagna
Domenico Russo
Uno straordinario luogo alla rovescia
Creato in tempi antichi per assaporare almeno in sogno la delizia di vivere senza regole né fatiche né dolori, il paese di cuccagna [...] ha messo radici nell’immaginario universale, seducendo grandi e piccoli con la sua idea di libertà e di abbondanza
Una vita durissima
Siamo molti secoli fa, in pieno alto Medioevo. Le condizioni di vita delle poche popolazioni che abitano le vaste ...
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POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] carriera di insegnante di liceo ed entrò nel Partito d’azione (1946-48), per confluire poi nei socialisti di Lucio Lombardo Radice. Nel 1949 si trasferì a Napoli ricoprendo la cattedra di italiano nel liceo Vincenzo Cuoco. L’anno seguente ottenne una ...
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Poeta norvegese (Cristiania 1883 - ivi 1933), figlio dello scrittore Jacob Breda Bull. Estraneo a ogni interesse politico e sociale, B. è stato in Norvegia il più fermo, continuo e rigoroso esempio di [...] quella poesia filosofica, che ebbe le sue remote radici nel simbolismo francese. In una forma severamente classica, ha espresso il suo nichilismo, cui unica soluzione appare la morte. Nella sua produzione lirica, Digte ("Poesie", 1909); Stjernerne (" ...
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Poeta sudafricano di lingua inglese (Oudtshoorn 1942 - Oxford 1970). Dopo gli studî in patria e a Oxford, insegnò in Canada, quindi visse in esilio a Oxford, dove si suicidò. Nella sua raccolta Dead roots, [...] apparsa postuma (1973), l'angoscia per la perdita delle radici si accompagna all'aggressività della denuncia e a una passione civile che assume connotazioni quasi metafisiche. ...
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Scrittore indiano (seconda metà sec. 13º), poeta di corte del re Mahādeva di Devagiri. Compose una grammatica sanscrita intitolata Mugdhabodha ("Risveglio degli ignoranti"), in cui tenne a modello il grande [...] predecessore Pāṇini, e il Kavikalpadruma ("L'albero che appaga i desiderî dei poeti"), trattazione sulle radici grammaticali. ...
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LOMBARDO RADICE, Marco
Matteo Fiorani
Nacque a Roma il 15 aprile 1949 da Lucio e Adele Maria Jemolo.
UNA GRANDE FAMIGLIA
Secondogenito tra Daniele, nato due anni prima, e Giovanni, nato nel 1954, [...] , Viva la tartaruga. Raccolta di scritti tra il 1939 e il 1970, Roma 1980, in particolare l’introduzione di L. Lombardo Radice, Vita di Adele Maria, pp. 5-36; G. Pintor, Il principe Andrej ci ha lasciati, in Il Manifesto, 18 luglio 1989; M. Sinibaldi ...
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Poeta russo (Alekseevka, Smolensk, 1909 - Smolensk 1969). Di origine contadina, ha evocato nei suoi versi la natura e le tradizioni della sua terra. Numerose le sue raccolte poetiche: Berezovyj perelesok [...] ("Il boschetto di betulle", 1940), Sinee vino ("Vino azzurro", 1943), Kniga polej ("Il libro dei campi", 1950), Korni i list´ja ("Radici e foglie", 1960), Žažda ("La sete", 1961). È autore anche di poemi e romanzi in versi, di racconti a carattere ...
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O'CONNOR, Flannery
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittrice americana, nata a Savannah, in Georgia, da antica famiglia cattolica il 25 marzo 1925, e morta il 3 agosto 1964. L'impostazione e la tematica [...] dei suoi romanzi e dei suoi racconti - le cose più ragguardevoli da lei scritte - affondano le radici nello stesso humus culturale ed etnologico della terra d'origine, un mondo di terrore e violenza, in cui il significato intero dell'esistenza s' ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] ma anche ricostruzione di un recente passato storico al quale ci si afferra per non dimenticare, per non sentirsi ormai senza radici. Coloro che più a lungo sono rimasti lontani dalla Spagna, che non hanno voluto o potuto tornare quando la morsa del ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...