Scrittore e giornalista, nato a Roma il 28 settembre 1899, morto a Lariano il 4 gennaio 1977; collaboratore della Tribuna, dell'Idea Nazionale, del Corriere italiano, del Travaso delle idee, della Gazzetta [...] e del Futurismo dall'altro, grazie a un gusto del testo che è, sì, antitradizionale ma insieme affonda le sue radici in un ben individuabile settore della nostra tradizione letteraria. Creatore delle celebri "tragedie in due battute", delle quali ...
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SINJAVSKIJ, Andrej Donat´evič (App. IV, iii, p. 336)
Damiano Rebecchini
Scrittore e saggista russo, morto a Parigi il 25 febbraio 1997. Dalla metà degli anni Settanta S. visse a Parigi, dove insegnò [...] in Russia e all'estero. Nei saggi su Gogol´ e Rozanov, ricchi di brillanti intuizioni, si manifestano invece appieno le radici che legano l'opera di S. alla tradizione letteraria russa ottocentesca.
Dopo Kroška Cores (1980, Il piccolo Cores), a metà ...
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VITTORINI, Elio
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Siracusa il 25 luglio 1908. Da ragazzo fece l'operaio. Si rivelò intorno al 1927, nell'ambiente fiorentino di Solaria. Trasferitosi a Milano, diresse, [...] modi di una "conversazione" cantilenante e iterativa, di un "viaggio" che è propriamente una discesa dei personaggi verso le radici del proprio essere e del proprio sentire, si accordano spesso le esigenze del racconto "puro", di una liricità quasi ...
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Pseudonimo dello scrittore russo B. A. Vogau (n. Možajsk 1894 - m. forse 1941). Conquistò una posizione di rilievo con il romanzo Golyi god, quadro della rivoluzione del 1917. Attaccato dalla critica russa [...] stesso anno, non si ebbero più sue notizie certe. Scrisse anche libri di viaggi sul Giappone (Kamni i korni «Pietre e radici», 1934) e sugli USA (O᾿kei "Okay", 1933). Nel 1983 fu pubblicato il romanzo Dvojniki («I sosia»), già comparso postumo nel ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] sistema coloniale e all'aspirazione verso l'indipendenza politica e culturale nasce e si sviluppa il bisogno di recuperare le proprie radici e di riconoscersi in alcuni eroi della tradizione storica o popolare; ed è questo l'impulso che sta alla base ...
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Amleto
Maria Saitta
Il dubbio che paralizza
Il personaggio di Amleto esisteva già quando Shakespeare ne fece il grande protagonista dell'omonimo dramma. Questo principe danese, che tormentosamente tenta [...] messo in scena nel 1600 o 1601) il principe rappresenta, attraverso i suoi soliloqui, la tragedia del pensiero che corrode alle radici la volontà, e dunque l'azione: è quindi la tragedia della debolezza e del dubbio. Amleto assume così quei caratteri ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] della forma e del colore in Severini, alla simultaneità come sintesi mnemonica in Russolo; ricerche che affondavano le loro radici nel divisionismo e più ampiamente nella cultura europea tra simbolismo e decadentismo e trovarono stimoli fecondi nella ...
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TATE, Allen (pseud. di John Orley)
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Poeta e critico americano, nato nella contea di Clark, Kentucky, il 16 novembre 1899. Il T., che studiò alla Vanderbilt University sotto [...] l'll take my stand (1930), con cui un gruppo di scrittori del Sud propose il sistema di vita e la tradizione meridionale radicati in una realtà agraria e rurale come alternativa al sistema di vita prevalente negli S. U. A. Direttore dal 1944 al 1947 ...
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Geda, Sigitas
Pietro Umberto Dini
Poeta lituano, nato a Pateriai (Lazdijai) il 4 febbraio 1943. Ha terminato gli studi di storia e filosofia all'università di Vilnius nel 1966. Negli anni successivi [...] una poetica lirico-meditativa, che privilegia il motivo della memoria, individuale e collettiva, come ricerca delle radici di un popolo nella cultura e nella natura.
bibliografia
Lietuviu̜ literatūros istorija (Storia della letteratura lituana ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] si affermano i Gonzaga e a Ferrara sono da tempo ben radicati gli Estensi. Si tratta di Stati veri e propri, efficienti . Soffici, Croce e S. Slataper, G. Gentile e G. Boine, G. Lombardo-Radice e B. Mussolini, R. Serra e G. Fortunato, F.S. Nitti e L ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...