TANIT
A. Brelich
Vocalizzazione convenzionale del semitico Tnt, nome della grande dea dei Fenici occidentali (Cartagine), venerata anche sotto il nome T. Pene Ba῾al ("T., volto di Ba῾al") e insieme, [...] Salammbò (Cartagine), restano perfettamente nella tipologia della dea nuda orientale che si stringe i seni. Questo tipo che dimostra le radici storiche comuni tra T. e le grandi dee dei Fenici (Astarte e Anat, con la quale ultima T. è forse connessa ...
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TEODORICO da Praga
B. Chropovský
Pittore attivo in Boemia nella seconda metà del Trecento, presso la corte di Carlo IV.
Il nome di T. compare per la prima volta nei Libri della corporazione dei pittori [...] contributo allo sviluppo della pittura boema ed europea del Trecento: la sua ampia, sintetica tipologia creativa affonda le radici nella grande tradizione artistica europea e non nasce da un retroterra boemo. Si ritiene che nel 1359 T. abbia ...
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BATTAGLIOLI, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque, probabilmente, a Modena verso il 1710 e si trasferì in seguito a Venezia, dove, nel 1772, venne nominato accademico. Dall'anno 1776 al 1789, succedendo [...] il "Gothic Revival" cominciava già a diffondersi in Europa. In Italia, dove lo stile ogivale non ebbe mai radici profonde, si trattò di una semplice moda d'importazione esotica, manifestatasi al principio del secolo seguente, specie nell'arte ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] partecipazione popolare né libertà di espressione culturale, ma il regime di controllo poliziesco non consentì di porre salde radici politiche al regime, che fu fortemente screditato dalle ripetute fughe verso l’Ovest. Tuttavia, fin quando non fu ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] . Rosendorfer si ricollega alla tradizione di una narrativa stravagante e fantasiosa e A. Brandstetter esprime un umanesimo di salde radici. Campione della letteratura d’intrattenimento è J.M. Simmel, e intanto si fa notare, per il suo denso realismo ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] al regime autoritario del Salvador e ai contras, i guerriglieri antisandinisti del Nicaragua; ma i problemi del Centroamerica avevano radici che andavano al di là della pur reale pressione sovietica e che il presidente non volle riconoscere, al punto ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] sociali si chiudono ormai entro termini di patronato e di colonato e può ben dirsi che da qui partono le radici del feudalesimo. Si statuirà poi, dai suoi successori, la pacifica entrata dei barbari nell'Impero. Dopo Costantino, Oriente e Occidente ...
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GAMBA, Francesco
Antonella Casassa
Nacque a Torino il 21 dic. 1818, da Alberto, auditore decano della Camera dei conti, nominato barone nel 1835 dal re Carlo Alberto, e da Marta Borgnis di Mannheim. [...] coste di Normandia (ubicazione ignota). Nella recensione al dipinto Il vecchio canale d'Annecy, Rocca (1847) individuò una delle radici del vedutismo del G. nelle opere di B. Bellotto conservate alla Galleria Sabauda di Torino.
Nel 1853, P. Giuria ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] New York, Metropolitan Museum; Madonna col Bambino, Londra, National Gallery). Tali caratteristiche stilistiche, che hanno le loro radici nella primitiva arte franco-fiamminga, si ritrovano in van der W., che però arricchisce la sua formazione con l ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] non vi è niente di riconoscibile. Esso è l'Infinito inconoscibile in sé (eEn-Sōf), che è la radice sconosciuta di tutte le radici. Queste opere sviluppano dunque l'idea del punto come energia luminosa, che divenne in seguito così feconda in tutta ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...