di Andrea Branzi
Con il termine design si indica l'attività di progettazione di oggetti, prodotti o strumenti, domestici o di lavoro, che possono essere realizzati in maniera artigianale o industriale, [...] della sua completa appartenenza alla storia della rivoluzione industriale, per favorirne una lettura più ampia, legata alle radici antropologiche del fare oggetti, come parte nobile della storia della cultura e dell'arte.
Dal prodotto all'innovazione ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] come gli altri due cimeli tra l'870 e l'880; lo stile esasperato delle figure sbalzate in oro ha le sue radici ultime nella tradizione reimsiana degli inizi del 9° secolo. Anche l'altare di Milano probabilmente servì da modello a un antependium aureo ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] ai due cicli qui citati - di S. Procolo di Naturno (Val Venosta) si qualifica per un grafismo che sembra affondare le sue radici nella cultura c.d. irlandese, presente nel continente grazie alla diffusione dei monaci, come per es. in San Gallo. All ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] attesta solo a partire dal sec. 9° a Kızıl Çukur, in Cappadocia (869-870), anche se il modello potrebbe avere avuto radici nel periodo preiconoclasta (Lafontaine-Dosogne, 1964-1965, p. 187). Dal sec. 10°-11° in ambito costantinopolitano, per es. nel ...
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ANIMALISTICI, Stili
A. Melucco Vaccaro
La definizione di stile a. (o anche ornamentazione animalistica) si applica a quelle decorazioni dove le raffigurazioni di animali non sono di tipo naturalistico, [...] l'area nordica sulla base dell'analisi stilistica; ulteriore merito di Salin è l'aver colto quelle componenti che hanno radici nella produzione tardoromana, da un lato, e dall'altro l'aver riconosciuto nello stile di Nydam la prima manifestazione, in ...
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Vedi IRANICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
IRANICA, Arte
K. Trever
V. Masson
K. Trever
V. Lukonin
K. Trever
V. Lukonin
K. Trever
K. V. Trever
V. Masson
V. Lukonin
IRANICA, Arte. − 1. − Periodo [...] arte sassanide, che segna la fase conclusiva del processo di svolgimento dell'arte dell'Antico Oriente, crebbe su profonde radici locali; essa si sviluppò principalmente alla corte reale e negli alti strati della società feudale. Dopo aver assimilato ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] dall'immagine. Se si tiene presente che in egiziano non si indicano altro che le consonanti, e che di regola le radici non oltrepassano le tre consonanti, si vede come questa possibilità di impiego per rebus, si potrebbe dire, sia assai più feconda ...
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Vedi TAXILA dell'anno: 1966 - 1973
TAXILA
M. Taddei
Città del Pangiab occidentale (Pakistan), ben nota nell'antichità sia per la grande prosperità commerciale che per la sua posizione di preminenza [...] metropoli del Pangiab: è esemplare il grande Dharmarājika Stūpa. Dal III sec. a. C. in poi il buddismo affonda le sue radici profondamente, sì che- quantunque esso non sia mai stato l'unico credo religioso seguito a T. - la città assunse un carattere ...
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Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un atto stipulato nell'abbazia di Farfa (Archivio abbaziale, [...] cappuccini di Ascoli Piceno, nella Galleria nazionale delle Marche ad Urbino. Qui il giovanile bagaglio culturale umbro-romano con radici abruzzesi "sembra quasi raggelarsi nel bloccato nitore del Crivelli e compagni" (ibid., p. 58).
Il 6 apr. 1510 ...
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GAULLI, Giovanni Battista, detto il Baciccia (Baciccio)
Massimo Bartoletti
Figlio di Lorenzo, nacque a Genova l'8 maggio 1639 e fu battezzato il 10 nella chiesa di S. Siro (Pio, p. 23; Pascoli, p. 276; [...] Alessandro VII Chigi posò ben presto per l'artista. I non pochi ritratti databili a questo periodo rivelano le forti radici vandyckiane nel trattamento della materia pittorica e la costante attenzione nei confronti dell'opera di Bernini.
Si vedano le ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...