canapa
Leopoldo Benacchio
Una pianta di cui si sfrutta tutto
La canapa è una pianta alta anche tre metri, conosciuta e coltivata almeno sin dal terzo millennio a.C., ed è molto diffusa specie in Europa [...] nell'emisfero nord. È una pianta annuale e dioica, ossia esistente in esemplari con fiori 'maschili' e in altri con fiori 'femminili'. Ha radici lunghe e il suo fusto può variare in altezza da 90 cm a 3 m e oltre. I rami sono generalmente fitti e ...
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Araldica
Dal latino circinus «compasso» o «cerchio», detto anche burletto, è un cerchio di stoffa arrotolata ripieno di borra, che riprende i colori dello stemma. Veniva posto sopra l’elmo per trattenere [...] a forma di labbra, che si sviluppa su di un fusto o ramo in seguito a legatura, ferita, taglio (➔ callo) e spesso produce radici avventizie. Su fusti e rami di piante legnose, in seguito a una ferita, si forma un c. di cicatrizzazione che si accresce ...
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Biologia
Tipo di riproduzione asessuale, riscontrabile nelle Spugne, che possono dividere il proprio corpo in parti capaci di accrescersi ulteriormente.
Botanica
Modo di riproduzione agamica che consiste [...] tipo di clima, la f. è dovuta al termoclastismo o al crioclastismo; la copertura vegetale provoca f., in quanto le radici delle piante si incuneano tra le fessure delle rocce, allargandole, e aumentano così l’azione di disgregazione da parte di altri ...
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Famiglia di piante Monocotiledoni tradizionalmente classificata nelle Gigliacee e introdotta nel nuovo ordine Asparagali in seguito a studi filogenetici (APG). Comprende erbe, alberi e arbusti di ambienti [...] considerate come unica specie con il nome di A. ramosus. Gli asfodeli vivono negli incolti in tutta Italia. Hanno radici ingrossate a tubero, ricche di amido e possono fornire alcol etilico. Le foglie disseccate servono da mangime per animali e ...
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Famiglia cosmopolita di piante Monocotiledoni (già dette Graminacee), ordine Poali, caratterizzata dai fiori con perianzio ridotto a 2, di rado 3, squame (lodicole), 3 stami, raramente 1 o più di 3; un [...] , pannocchie ecc.), in funzione della lunghezza e della foggia delle ramificazioni. Le P. sono per lo più erbe con radici fascicolate, caule nodoso a internodi in genere cavi (culmo), foglie distiche, con lunga guaina e lamina sessile o brevemente ...
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In botanica, classe di Gimnosperme comprendente 7 ordini: Pteridosperme, Caytoniali, Cicadali, Nilssoniali, Bennettitali, Pentoxilali, Ginkgoali. Di essi, soltanto le Cicadofite e le Ginkgofite (➔) contano [...] successivi della serie vegetale. I semi contengono copioso endosperma e l’embrione, di solito con 2 cotiledoni. Sulle radici di molte specie si trovano ramificazioni coralloidi, dove vivono in simbiosi batteri o miceli fungini o schizoficee. Si ...
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Medico, botanico e filosofo (Arezzo 1524 o 1525 - Roma 1603). Allievo a Pisa, ove si recò intorno al 1544, di L. Ghini, G. Guidi, R. Colombo e S. Porzio, attento lettore di Vesalio, C. è un tipico esponente [...] tassonomia diagnostica, i cui criterî distintivi sono i principî nutritivi, gli organi della fruttificazione e, infine, le radici, lo stelo e le foglie. Fondamentale il contributo che fornì alla scoperta della circolazione del sangue, nei Quaestionum ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] fonte dell'errore. Erodoto, autore molto antico, ha parlato di due tipi di erbe provenienti dal Nilo, di cui una aveva la radice rotonda, che è la Colocasia; l'altra porta qualche cosa in testa, che somiglia a degli ossi di oliva. Gli autori venuti ...
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Anatomia e medicina
Termine con cui vengono indicate alcune salienze ossee, che per la loro conformazione aguzza o semplicemente per la loro particolare sporgenza ricordano le comuni s.; s. neoformate [...]
Parte indurita, acuta e pungente derivata dalla trasformazione (detta spinificazione) di un organo delle piante superiori (caule, foglia, radice). Si distinguono: s. caulinari, quando un ramo è trasformato in s. o solo all’apice (prugno selvatico) o ...
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Albero (Malus domestica) delle Rosacee, alto 3-10 m, con rami lucidi, rosso-bruni e gemme pelose; le foglie hanno il picciolo a metà della lamina; i fiori riuniti a 3-6 in corimbo, sono pentameri, e hanno [...] impasto, ricchi di humus, con contenuto in carbonato di calcio non superiore al 12-15%, anche non profondi, poiché ha radici piuttosto superficiali. Si propaga per seme e per innesto.
Oltre che per consumo diretto, le mele servono per fare marmellate ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...