Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] i contributi essenziali e nuovi ricordiamo la legge di reciprocità dei residui quadratici, la dimostrazione dell'esistenza delle radici primitive di un numero primo, la celebre condizione necessaria e sufficiente cui devono soddisfare i fattori primi ...
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In matematica, si chiamano metodi, o procedimenti di a. o, semplicemente, a., procedure alle quali si ricorre per rappresentare enti matematici (numeri, misure, funzioni ecc.) in modo non esatto, ma sufficientemente [...] della soluzione cercata. Esempi di applicazioni di questo procedimento sono il metodo delle tangenti per il calcolo delle radici reali di un’equazione e il metodo di Picard-Lindelöf per l’integrazione numerica delle equazioni differenziali ordinarie ...
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Kac, Mark
Luca Dell'Aglio
Matematico polacco naturalizzato statunitense, nato a Krzemieniec il 3 agosto 1914 e morto a Los Angeles il 25 ottobre del 1984. Di famiglia ebraica, K. svolse gli studi presso [...] intero. Successive applicazioni di K. dei metodi probabilisti in campo matematico sono la determinazione del numero medio di radici reali di una funzione casuale (formula di Rice-Kac) e quella delle distribuzioni di funzionali sullo spazio delle ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
David E. Rowe
I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
Problemi matematici [...] intuitivo' (anschaulich) era assai caro a Klein e ai suoi studenti, Axel Harnack (1851-1888) e Karl Rohn (1855-1920). Le sue radici risalivano al 1876, quando Harnack dimostrò che nel piano proiettivo una curva di grado n non può avere più di 1/2(n−1 ...
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STATISTICA
Pietro Muliere
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 506; App. I, p. 1018; IV, III, p. 447)
''Statistica'' è un termine con un significato amplissimo sia per la varietà delle applicazioni sia per le [...] nel 20° secolo. Si può parlare di un vero e proprio rinascimento della s. che incomincia specialmente in Inghilterra, e le cui radici sono rintracciabili negli studi di F. Galton, K. Pearson, R.A. Fisher, W.S. Gosset e di altri eminenti studiosi. In ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] evoluzione libera a partire da un punto diverso da quello di equilibrio è una combinazione di 'modi' del tipo eαit corrispondenti alle radici reali αi dell'equazione caratteristica del sistema det(sI-A)=0 e di coppie di modi eαit sinβit e eαit cosβit ...
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GEOMETRIA (XVI, p. 623)
Vittorino DALLA VOLTA
Mario BENEDICTY
In questi ultimi venti anni la g. ha subìto una profonda evoluzione che ne ha mutato molti aspetti, tanto che oggi fra i matematici non [...] nell'insegnamento. Per cui mentre prima la g. - anche intesa come sistema ipotetico-deduttivo (v. XVI, p. 623) - aveva le sue radici più profonde nell'esperienza e cercava, in un certo senso, di estrapolare questa, oggi non è più così: viceversa, si ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] supremo. La prova più evidente del potere delle matematiche era rappresentata dai successi dell'astronomia, che affondava le sue radici nelle tradizioni mesopotamiche e greche così come in alcune più tarde; ma, anche in questo caso, nella misura in ...
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In geometria, la m. di un triangolo è la retta (o anche il segmento) che congiunge un vertice con il punto di mezzo del lato a esso opposto: le tre m. passano per uno stesso punto, che è il baricentro. [...] grafico della funzione negli eventuali punti di discontinuità con segmenti paralleli all’asse delle ordinate, sono valori mediani tutte le radici dell’equazione: F(x)=1/2. La m. soddisfa un’importante condizione di minimo: si dimostra infatti che il ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] , l'umidità che fuoriesce dai fori praticati nella pelle dal fuoco, e che è reimmessa sotto la pelle dall'aria, vi si radica dando origine ai peli. Da una mescolanza di osso e di carne senza lievito il demiurgo fabbrica i tendini, di cui si serve ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...