TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] , Il martirio di Moro, Bologna 1978; S. Acquaviva, Guerriglia e guerra rivoluzionaria in Italia, Milano 1979; F. Ferrarotti, Alle radici della violenza, ivi 1979; R. Martinelli, A. Padellaro, Il delitto Moro, ivi 1979.
Una bibliografia sui temi della ...
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vassallaggio
Nel mondo feudale, mutuo rapporto di fedeltà e protezione che si istituiva tra due persone, entrambe libere, l’una delle quali, il vassallo appunto, si sottometteva all’autorità di un’altra, [...] giuridici che dei concreti rapporti esistenti nella società medievale. Nonostante che il v. sia tipico del Medioevo, le sue radici possono essere individuate già in istituzioni romane (per es., nel rapporto di patronato tra un latifondista e i suoi ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] , giunti alla foce del Po e di qui scesi nell’Italia centrale per fondare la Tirrenia. La prima tradizione, che aveva radici più antiche e veniva propagandata da città come Caere (Cerveteri) e Pisa o da insediamenti con vocazione emporica, oltre che ...
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Tematiche delle emigrazioni
Matteo Sanfilippo
Le emigrazioni internazionali hanno una storia lunga, che conosce un’improvvisa accelerazione durante l’Ottocento a causa della congiuntura socio-economica [...] ma si preoccupano anche di studiare il fenomeno e ben presto comprendono che non è frutto del loro secolo, ma ha radici più antiche. G. Bonomelli (1831-1914), vescovo di Cremona e fondatore nel 1900 dell’opera di assistenza per gli italiani emigrati ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] e politico-statali. I problemi teologici e politico-ecclesiastici con cui M. dovette misurarsi affondavano le loro radici già nel periodo del pontificato di Onorio. Quest'ultimo aveva aderito avventatamente alle tesi di Costantinopoli nella spinosa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Firpo
A. Enzo Baldini
È stato senza alcun dubbio uno dei grandi maestri della storia del pensiero politico, e non solo per la sua indefessa attività di studioso e di organizzatore di cultura, [...] nacque a Torino il 4 gennaio 1915 «da un vecchio ceppo piemontese», come amava ricordare. Alla ‘sua’ città lo legavano radici profonde che non vennero mai meno e non solo per le numerose pubblicazioni di carattere scientifico e divulgativo che a essa ...
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BORROMEO (Bonromeus, Borromaeus), Giovanni
Giorgio Chittolini
Nacque il 12 maggio del 1439, primogenito di Filippo e di Franceschina Visconti. In giovinezza trascorse alcuni periodi a Mantova, alla [...] tenace e prudente, anche se non sempre fortunata, fu il consolidamento delle fortune del casato, che avevano ormai le loro radici più salde nel patrimonio fondiario (migliaia di ettari di terra sparsi in tutta la Lombardia), nel feudi, nei luoghi del ...
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Uomo politico e scrittore (Torino 1901 - Parigi 1926). Fondatore del periodico Energie nuove e del settimanale Rivoluzione liberale, fu precoce e acuto ispiratore dell'antifascismo di matrice liberale [...] risorgimentale. Vide perciò nel fascismo l'incarnazione di tutte le insufficienze della nazione italiana e lo combatté nelle sue radici, con un'intransigenza che gli costò vessazioni morali e aggressioni fisiche, in seguito alle quali andò esule in ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] e alle complesse vicende di Marcello d’Ancira e del suo discepolo Fotino, si ha un’idea di quanto fosse radicata in Oriente la variegata gamma delle teologie monarchiane, e a prezzo di quanti compromessi e controversie si sarebbe affermata finalmente ...
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TERRA DI LAVORO
CClementina Carfora
Per designare la terra degli antichi campani, si diffuse, fin dal Medioevo, il termine di Terra di Lavoro o Liburia, nomi che traggono origine dai leborini, antica [...] l'intera Campania, secondo cui essa è "una creatura assai più della storia che della geografia" (Galasso, 1978, p. 10). Le sue radici storiche sono riconducibili alla contea longobarda di Capua, ma è nel sec. XII che la Terra di Lavoro assunse la sua ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...