Nome generico di ogni sorgente che emetta radioonde.
In radioastronomia, ogni sorgente di radioonde posta al di fuori della Terra, le cui emissioni possono essere determinate da transizioni atomiche e [...] molecolari di materiale stellare o interstellare, da ricombinazioni di ioni (di idrogeno, elio ecc.) presenti nelle regioni ionizzate della nostra Galassia, dall’agitazione termica di gas ionizzati presenti ...
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Radioastronomo (n. Fowey, Cornovaglia, 1924), dal 1971 al 1989 professore di radioastronomia presso l'univ. di Cambridge, dove ha svolto la sua attività di ricerca presso il Cavendish Laboratory; ha diretto [...] (1982-88) il Mullard Radio Astronomy Observatory. Si è occupato tra l'altro di macchie e venti solari e di radiosorgenti astronomiche. A lui si deve la scoperta nel 1964 del fenomeno della scintillazione ...
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RADARASTRONOMIA
Termine proposto da alcuni studiosi per indicare quella parte della radioastronomia che si avvale di metodi di radarlocalizzazione per lo studio dei corpi celesti. La r. si è rivelata [...] particolarmente feconda di risultati nel campo dell'astronomia del sistema solare; tra i notevoli successi conseguiti vanno ricordate la scoperta degli sciami meteorici diurni, la determinazione delle ...
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radiointerferometro
radiointerferòmetro [Comp. di radio- nel signif. c e interferometro] [ASF] Nella radioastronomia, strumento che combina i radiosegnali raccolti da due o più radiotelescopi puntati [...] un singolo radiotelescopio la cui antenna avesse apertura pari alla distanza massima tra le antenne in questione: v. radioastronomia: IV 691 a. In partic., r. convenzionali, quelli le cui antenne sono elettricamente connesse; r. non connessi, quelli ...
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Fisico statunitense (n. New York 1950), ricercatore presso l'osservatorio nazionale di radioastronomia di Portorico fino al 1977 e poi presso il laboratorio di fisica del plasma dell'univ. di Princeton; [...] dal 2003 prof. di fisica e di matematica e scienze all'università del Texas a Dallas. Per la scoperta insieme a Joseph H. Taylor della prima pulsar binaria ha ricevuto nel 1993 il premio Nobel per la fisica ...
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radiostella
radiostélla [Comp. di radio- nel signif. c e stella] [ASF] Nella radioastronomia, sinon., peraltro non molto usato, di radiosorgente stellare. ...
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radioflusso
radioflusso [Comp. di radio- nel signif. c e flusso] [ASF] Nella radioastronomia, l'intensità energetica specifica di una radiosorgente, cioè la potenza che si riceve da una radiosorgente [...] a unità di superficie ricevente (ortogonale alla direzione della radiazione) e a unità di larghezza di banda del ricevitore; sua unità SI è il watt a metro quadrato ed hertz (W m-2 Hz-1) ...
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radiospettrografo
radiospettrògrafo [Comp. di radio- nel signif. c e spettrografo] [ASF] Nella radioastronomia, tipo di radiotelescopio a sintonia variabile intorno a una riga dello spettro radio (r. [...] a riga fissa) oppure in un campo piuttosto ampio (r. per spettri dinamici); quest'ultimo è usato in partic. per lo studio dell'emissione solare, che presenta spesso variazioni rapide in una larga gamma ...
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radiointerferometria
radiointerferometrìa [Comp. di radio- nel signif. c e interferometria] [ASF] La parte della radioastronomia, in partic. della radioastrometria, che si avvale di radiointerferometri. [...] ◆ [ASF] R. a grandissima base, o r. intercontinentale: v. radioastronomia: IV 691 d. ◆ [ASF] R. differenziale: v. radioastrometria: IV 685 f. ◆ [ASF] R. SBI e VLBI: v. radioastrometria: IV 684 d, 685 b. ...
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In astronomia, galassia la cui emissione radio è sensibilmente maggiore di quella che ci si aspetterebbe dalla sua brillanza ottica (➔ radioastronomia). ...
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radioastronomia
radioastronomìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e astronomia]. – Settore dell’astronomia che studia le radioonde emesse da alcuni corpi celesti (radiosorgenti), le quali, raccolte da radiotelescopî, forniscono informazioni...