Segre Emilio
Segrè Emilio [STF] (Tivoli 1905, nat. SUA 1944 - La Fayette, California, 1989) Prof. di fisica nell'univ. di Palermo (1936), poi, emigrato negli SUA, fisico nei laboratori di Los Alamos [...] e artificiali, sono ordinati secondo il numero atomico Z e il numero di neutroni N e distinti in stabili e radioattivi, in modo che siano ben riconoscibili i tipi di reazioni nucleari possibili; sono riportati anche altri dati, quali l'abbondanza ...
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datazione
datazióne [Atto ed effetto del datare, "determinazione della data"] [BFS] [GFS] D. biologica: la determinazione dell'età assoluta di reperti biologici fossili, fatta spec. con il metodo del [...] radiocarbonio. ◆ [GFS] D. geologica: la determinazione dell'età assoluta delle rocce attraverso metodi di natura geologica, geochimica e spec. radioattiva: v. geocronologia per le d. non radioattive e geocronologia radiometrica per i metodi ...
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americio
amerìcio [Lat. scient. Americium, der. del nome dell'America] [CHF] Elemento chimico transuranico artificiale, attinide, appartenente al 3° periodo (piccolo), di simb. Am, numero atomico 95 [...] del plutonio 241 (v. transuranici, elementi: VI 295 b); se ne conoscono vari isotopi, tutti radioattivi, con numero di massa tra 232 e 247 (il più usato è l'isotopo 243, radioattivo alfa con tempo di dimezzamento di 7.4 103 anni): v. App. I: VI 655 a ...
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sonda
In chirurgia e in diagnostica strumento di forma tubolare o a doccia (s. scanalata), modellato in materiali rigidi o flessibili, impiegato per raggiungere dall’esterno canali o cavità con scopi [...] . ● In genetica e in biologia molecolare, sequenza nucleotidica o amminoacidica predefinita e marcata (con isotopi radioattivi o con sostanze fluorescenti) usata per individuare sequenze complementari di acidi nucleici o di proteine (➔ sequenziamento ...
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Pittore statunitense (Reading, Pennsylvania, 1958 - New York 1990). Ha esordito alla fine degli anni Settanta nell'ambito della graffiti art. Dopo un soggiorno a Pittsburg, dove iniziò a esporre le sue [...] differenzia da quella degli altri graffitisti: molteplici invenzioni iconiche rese in un tipico linguaggio calligrafico (bambini radioattivi, personaggi dei cartoni animati o dei fumetti, richiami esotici e primitivi, immagini proprie della cultura ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] ἴον «violetto», per il colore dei suoi vapori.
Caratteri generali
È noto un solo isotopo stabile, ma se ne conoscono una ventina radioattivi, dei quali il più importante è quello con numero di massa 131 e vita media di circa 8 giorni.
In natura lo i ...
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Considerando un orizzonte temporale di medio e lungo periodo, intorno al 2050 è ragionevole ritenere che la popolazione mondiale e i consumi pro capite di energia saranno maggiori di quelli attuali. Non [...] facile da realizzare rispetto a quella di colpire una centrale vera e propria, ma non così agevole, perché i materiali radioattivi sono ben custoditi e, soprattutto, ben catalogati. Inoltre, la gestione di tali materiali è molto pericolosa, se non si ...
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uranio impoverito
urànio impoverito locuz. sost. m. – Materiale contenente uranio nel quale il contenuto negli isotopi 235U e 234U è inferiore rispetto a quello presente nell'uranio naturale (rispettivamente [...] in rocce, suolo, aria, acqua e cibi. Nella sua forma naturale l’uranio è costituito da tre isotopi, tutti radioattivi, con una maggior prevalenza dell’isotopo 238. Per utilizzarlo nei reattori nucleari o nelle armi è necessario arricchirlo con gli ...
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nettunio
nettùnio [Lat. scient. Neptunium, der. del nome del pianeta Nettuno, perché, come questo segue il pianeta Urano, esso segue l'elemento uranio] [CHF] Elemento chimico, il primo dei transuranici [...] (come isotopo 239) da E.M. McMillan e P.H. Abelson nel 1941 bombardando con neutroni l'uranio 238. Se ne conoscono vari isotopi, tutti radioattivi, con numero di massa tra 226 e 242 (v. App. I: VI 664 f), il più stabile dei quali è l'isotopo 237 ...
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Biochimico e medico statunitense (n. New York 1943). Dopo la laurea in Medicina alla Columbia (1966), ha completato la formazione medica ad Harvard e a partire dagli anni Settanta ha insegnato Biochimica [...] sulla percezione degli stimoli esterni da parte delle cellule: mettendo in contatto le particelle con alcuni ormoni legati ad atomi radioattivi, L. è riuscito a scoprire i recettori che accoglievano quegli ormoni. In questo modo è stato in grado di ...
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radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...
nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera...