Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] percentuale in peso di ossidi di rifiuti intorno al 15%. Tali v. sono indicati per lo smaltimento di scorie radioattive grazie alla loro resistenza alla corrosione anche in ambiente umido e al trascurabile valore del coefficiente di diffusione degli ...
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Fisico (Nelson, Nuova Zelanda, 1871 - Cambridge 1937). Prof. di fisica (1898-1907) alla McGill University di Montreal, poi (1907) nell'univ. di Manchester e (1919) di Cambridge; a tale ultima [...] tra i quali, nel periodo di Montreal, spiccano i nomi di F. Soddy e O. Hahn. Lo studio dell'emissione radioattiva fu condotto da R. con una esemplare sistematicità e portò un contributo decisivo alla comprensione del fenomeno. Dobbiamo a R. l ...
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Fase σ negli acciai inossidabili. - La formazione della fase σ nelle leghe ferro-cromo e ferro-cromo-nichel, segnalata già dal 1927 da Bain e Griffiths e confermata definitivamente da S. Eriksson nel 1934, [...] a trazione e della durezza e diminuzione della duttilità.
3) Formazione di isotopi radioattivi. Il bombardamento di neutroni può causare la formazione di isotopi radioattivi; se ne citano molti, ma soprattutto Co60, Mn56, Ta182.
Per questo motivo ...
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Scienza che studia il pianeta Terra con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie e ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione [...] e le sabbie bituminose; i minerali metalliferi e non metalliferi, quelli di zolfo, salgemma e sali potassici; i minerali radioattivi; i materiali naturali come le argille, il gesso, le pozzolane, le sabbie ecc., usati nell’industria; i combustibili ...
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Chimica
Concentrazione attiva con la quale un soluto (elettrolito) presente in una soluzione (acquosa o no) prende parte agli equilibri che si stabiliscono nella soluzione stessa. Viene espressa come il [...] SI) è il becquerel. Si parla di a. α e β con riferimento ai decadimenti α e β, rispettivamente, di nuclidi radioattivi.
Medicina
In neurofisiologia, si definisce a. nervosa il complesso dei segnali che si originano e circolano nel sistema nervoso (a ...
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Branca della radiologia medica che si occupa dell’uso terapeutico delle radiazioni ionizzanti (alfa, beta, gamma, raggi X).
Generalità
La r. trova fondamento nell’assorbimento delle radiazioni da parte [...] grado di generare anche radiazioni di più alta energia; b) curie-terapia con radiazioni beta e gamma emesse da sostanze radioattive poste in seno al tessuto da trattare; c) teleterapia esterna con radiazioni emesse da sorgenti costituite da elementi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Energia nucleare
Cathryn Carson
Energia nucleare
L'emergere della ricerca e delle applicazioni nel campo dell'energia nucleare è legato prevalentemente [...] di grande interesse, per quanto riguarda in particolare la salute e la sicurezza, poste in relazione con le emissioni radioattive degli impianti nucleari o con i piani di collocazione delle scorie. La tendenza alla scarsa chiarezza su tali questioni ...
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trasporto assonale
Giuseppina Amadoro
Il trasporto intracellulare di proteine e organelli è fondamentale per la sopravvivenza delle cellule ma, dal momento che i neuroni sono cellule estremamente polarizzate, [...] lunga traiettoria e tendono a decorrere insieme in fasci, il che facilita l’analisi tramite l’utilizzo di traccianti radioattivi o la tecnica di ligazione del nervo, i dendriti hanno invece una traiettoria più breve e non formano fasci. Considerando ...
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Le metodiche chimiche, biofisiche, fisiologiche e morfologiche hanno particolarmente sviluppato la c. dinamica conducendo ad un profondo mutamento nel quadro della disciplina. Tuttavia i dati costruttivi [...] analisi sulle catene degli enzimi cellulari, sulle trasformazioni e sostituzioni molecolari tramite la marcatura con isotopi radioattivi. Tali studî costituiscono il capitolo della citochimica che è oggi uno dei fondamentali capitoli della citologia ...
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PILA ATOMICA
Carlo SALVETTI
. Si chiama generalmente così un generatore di energia che meglio andrebbe detto pila nucleare. È chiamato anche reattore nucleare. In esso l'energia prodotta è ottenuta [...] alcun impianto per la utilizzazione del calore prodotto. Ambedue servono per ricerche di fisica nucleare, per la produzione di isotopi radioattivi e per lo studio in scala ridotta di una grande pila di potenza che gli scienziati e i tecnici inglesi ...
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radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...
nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera...