Origine degli elementi
DDonald D. Clayton
di Donald D. Clayton
Origine degli elementi
sommario: 1. Introduzione. 2. Origine cosmologica. 3 Sintesi nelle stelle quasi stazionarie. 4. Nucleosintesi esplosiva [...] delle atmosfere di stelle di tipo S. Sulla Terra il tecnezio non si trova in natura, perché tutti i suoi isotopi sono radioattivi e hanno un tempo di dimezzamento di pochi milioni di anni. Si ritiene che questa sia una prova del fatto che le stelle ...
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radon
ràdon [Lat. scient. Radon, der. di Rad(ium) "radium" con il suff. -on del nome lat. di vari elementi] [CHF] Elemento chimico radioattivo, scoperto nel 1898 da M. Curie ed E.F. Dorn come isotopo [...] , ancora per decadimento alfa, con periodo di dimezzamento di 3.8 giorni, nell'isotopo radioattivo 218Po; ha simb. Rn e numero atomico 86, e di esso si conoscono 31 isotopi, tutti radioattivi, con numero di massa tra 198 e 228 (v. App. I: VI 668 d ...
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torio
tòrio [Lat. scient. Thorium, der. del nome del dio germ. Thor del tuono, datogli dallo scopritore J. Berzelius (1828)] [CHF] Elemento chimico, appartenente alla colonna a del IV gruppo, 3° periodo, [...] naturali (famiglia del t.: v. radioattività: IV 698 Fig. 6.1.1) ed è accompagnato da numerosi altri isotopi radioattivi naturali, con numero di massa tra 228 e 235 (v. App. I: VI 672 d); ha aspetto lucente, argenteo, ma si ossida rapidamente ...
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ISOTOPISMO (XIX, p. 656)
Emilio Segré
Le ricerche sull'isotopismo hanno compiuto negli ultimi anni sostanziali progressi; che, se non mutano le grandi linee di quanto si è precedentemente esposto, le [...] si possono controllare i risultati ottenuti con lo spettrografo di massa. In alcuni casi, p. es. in quello di nuclei radioattivi di cui non si abbiano quantità sufficienti per poter usare metodi diretti, questo metodo è anzi l'unico con cui si possa ...
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JOLIOT, Frédéric
Nato a Parigi il 19 marzo 1900, ottenne il diploma di ingegnere nel 1923, nell'École de physique et chimie di Parigi. Iniziò i primi studî sotto la guida di Paul Langevin; passò quindi, [...] artificialmente a mezzo di bombardamento con particelle α, degli elementi radioattivi; tali elementi sono analoghi, per le loro proprietà radioattive, ai corpi radioattivi esistenti in natura. Questa scorta, d'incalcolabile portata scientifica, avrà ...
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Aria
Guido Barone e Red.
Per aria si intende la miscela di gas che costituiscono l'atmosfera terrestre, in particolare nei suoi strati inferiori. Essa è formata prevalentemente da azoto e argon, elementi [...] . Nell'atmosfera si espande, emesso dal suolo terrestre, un insieme di gas radioattivi di origine naturale, radon e toron; questi gas radioattivi a vita breve si diffondono e circolano nell'atmosfera, i loro prodotti di decadimento vengono respirati ...
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radio 2
ràdio2 [Lat. scient. Radium, denomin. data dagli scopritori P. e M. Curie, nel 1898] [CHF] Elemento chimico, di simb. Ra, appartenente alla colonna a del II gruppo, 3° periodo (piccolo) del Sistema [...] /81Tl), r. D (210/82Pb), r. E (210/83Bi), r. F (210/84Po), r. G (206/82Pb): isotopi radioattivi di vari elementi, presenti nella famiglia radioattiva dell'uranio (v. radioattività: IV 698 Tab. 6.1.3); sono tutti instabili (beta o alfa, come si deduce ...
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Curie, Marie e Pierre
Francesca Turco
La celebre coppia che scoprì la radioattività
Marie e Pierre Curie furono due grandi scienziati. La loro scoperta più importante fu la radioattività e per tali [...] sicuro: in questo modo salvò moltissime vite. Marie si ammalò in seguito ai tanti anni di lavoro a contatto con le sostanze radioattive e morì nel 1934. Marie e Pierre Curie ebbero due figlie: Irène ed Ève. La prima divenne una scienziata come i ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] circa 8 kg di U235, circa 35 kg di prodotti di fissione e circa 9 kg di transuranici che la rendono fortemente radioattiva. La sua attività, dell’ordine di 1018 becquerel dopo qualche giorno dallo scarico, si riduce di un fattore 10−2 dopo circa ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] percentuale in peso di ossidi di rifiuti intorno al 15%. Tali v. sono indicati per lo smaltimento di scorie radioattive grazie alla loro resistenza alla corrosione anche in ambiente umido e al trascurabile valore del coefficiente di diffusione degli ...
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radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...
nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera...