decontaminazione
Riduzione o eliminazione della contaminazione dovuta ad agenti infettivi, chimici e radioattivi, e dei suoi effetti nocivi. Per contaminazione radioattiva si intende quella prodotta [...] irraggiato dall’impianto e comprende la disattivazione, la d. e lo smantellamento della centrale, nonché la gestione delle scorie radioattive e la bonifica dell’area. Lo scopo perseguito è quello di rimuovere tutte le strutture della centrale e di ...
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Varî altri a. sono stati trovati in natura in questi ultimi anni, soprattutto per merito della tecnica cromatografica, sia presenti occasionalmente in varie proteine (o in altri composti), sia liberi. [...] nell'urina sotto forma di urea; la gran maggioranza viene ritrovata nelle proteine e non soltanto sotto forma di glicina radioattiva, ma sotto forma di un numero notevole di altri a. fra cui, più abbondanti di tutti, l'acido glutamico. Queste ...
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NEO
Camillo Porlezza
Elemento chimico con simbolo Ne, peso atomico 20,183, numero atomico 10. Appartiene al gruppo dei gas rari. Fu scoperto da sir W. Ramsay nel 1898 esaminando lo spettro fornito dalle [...] frazionata, quanto all'azione del carbone raffreddato (il neo viene assorbito molto più dell'elio).
Il neo fu il primo elemento non radioattivo riconosciuto come miscuglio di due isotopi (uno di massa 20,00 e l'altro di massa 22,00; forse vi è un ...
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BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] con il metodo di Lowry modificato (v. Oyama ed Eagle, 1956). I metodi fisici sono più sensibili: ad esempio il cromo radioattivo presenta una diversa capacità di legame con le proteine a seconda che sia in forma ridotta - in questo caso si lega alle ...
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Archeometria. Metodi per lo studio e la diagnostica
Sebastiano Sciuti
Con l’espressione ‘scienza per l’arte’ si indica generalmente il complesso dei metodi sperimentali delle scienze fisiche, chimiche, [...] isotopi del carbonio, e cioè i due isotopi naturali 12C e 13C, stabili e quindi più abbondanti, e l’isotopo cosmogenico radioattivo, 14C. Con il passare del tempo i primi due restano in quantità costante, mentre il terzo diminuisce per decadimento ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Energia nucleare
Cathryn Carson
Energia nucleare
L'emergere della ricerca e delle applicazioni nel campo dell'energia nucleare è legato prevalentemente [...] di grande interesse, per quanto riguarda in particolare la salute e la sicurezza, poste in relazione con le emissioni radioattive degli impianti nucleari o con i piani di collocazione delle scorie. La tendenza alla scarsa chiarezza su tali questioni ...
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spostamento
spostaménto [Der. di spostare, da posto con il pref. di separazione s-] [ALG] Movimento rigido dello spazio (o del piano) in sé, lo stesso che isometria diretta, cioè corrispondenza biunivoca [...] : v. atomo: I 310 c. ◆ [ASF] S. parallattico: v. distanze in astronomia: II 216 a. ◆ [FNC] S. radioattivo: il passaggio di un atomo radioattivo da una casella a un'altra del Sistema periodico in seguito alla sua disintegrazione (decadimento) alfa o ...
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RADIUMTERAPIA (dal nome dell'elemento radium e dal gr. ϑεραπεία "cura")
Gian Giuseppe Palmieri
È quella parte della medicina, che si occupa delle applicazioni terapeutiche delle radiazioni emesse dal [...] B e C, emette raggi β e γ, sfruttabili agli scopi terapeutici, così la dose di radiazione erogata dai focolai radioattivi impiegati può essere misurata dai millicurie distrutti (mcd.), secondo la proposta di C. Regaud e A. Debierne; notazione che può ...
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stabilità nucleare
Renato Angelo Ricci
I nuclei atomici possono essere classificati in stabili e radioattivi. I primi rimangono invariati nel tempo, mantenendo costanti le loro proprietà, mentre i radioattivi [...] esistenti sono stabili, ma il panorama delle specie nucleari naturali e artificiali è tale che vi sono più nuclei radioattivi che stabili. La stabilità nucleare è definita dall’energia di legame con cui i nucleoni (protoni e neutroni) costituenti ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] ἴον «violetto», per il colore dei suoi vapori.
Caratteri generali
È noto un solo isotopo stabile, ma se ne conoscono una ventina radioattivi, dei quali il più importante è quello con numero di massa 131 e vita media di circa 8 giorni.
In natura lo i ...
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radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...
tracciante
agg. e s. m. [part. pres. di tracciare]. – Che lascia una traccia, spec. in alcune locuz. specifiche: proiettili t., pallottole t., forniti della cosiddetta «codetta illuminante» che si accende alla partenza lasciando dietro di...