Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] nel 1952 A. D. Hershey e M. Chase dimostrarono, con un elegante esperimento, usando fosforo radioattivo come marcatore del DNA e solfo radioattivo come marcatore delle proteine, che l'informazione genetica di un virus (il batteriofago T4, parassita ...
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Fisico nucleare statunitense, nato a Chicago il 29 settembre 1931. È stato insignito del premio Nobel per la fisica (1980), per una serie di ricerche, realizzate insieme a V. L. Fitch nel 1964, nel campo [...] del tempo (T). Già nel 1956 erano state condotte esperienze sugli elettroni liberati durante il decadimento del cobalto radioattivo; esse provarono l'inesattezza dei principi C e P considerati singolarmente. Si credette allora al principio di ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] la tiroxina presente nel siero in esame sposta la tiroxina marcata dalla proteina vettrice, per cui la quantità di particelle radioattive spostate è uguale alla quantità di tiroxina presente nel siero in esame. Per la misura dell'isotopo ci si serve ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La macrofisica
Theodore Feldman
La macrofisica
La meteorologia
Intorno al 1900, nella meteorologia si distinguevano tre diversi filoni. Nel primo [...] che fluiva verso l'esterno attraverso la crosta continentale era ovunque costante. Tale calore è generato dal decadimento radioattivo di elementi che sono più abbondanti nella crosta granitica continentale che non nei basalti oceanici, ma negli anni ...
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Che si riferisce a ghiandola o cellula che concorre a una secrezione interna.
Le ghiandole e. sono fondamentalmente rappresentate dall’ipofisi, la epifisi, la tiroide, le paratiroidi e i surreni, tutte [...] lo iodio entra nella costituzione degli ormoni tiroidei) sia di ormoni marcati dall’aggiunta dell’isotopo radioattivo. Successivamente, l’applicazione dei metodi radioimmunologici di dosaggio degli ormoni ha permesso di conoscere con molta precisione ...
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Chimico britannico (Glasgow 1852 - High Wycombe 1916). Premio Nobel per la chimica nel 1904, le prime ricerche di R. riguardarono la chimica organica: studiò gli acidi toluici, preparò la piridina da acido [...] spettrografica. I lavori di R. si estesero all'analisi dei prodotti delle emanazioni radioattive: insieme a F. Soddy dimostrò (1903) che il prodotto del decadimento radioattivo del radio era costituito da gas elio; nel 1910 determinò, partendo da un ...
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VELENI (fr. poisons, vénins; sp. venenos; ted. Gifte; ingl. poisons, venoms)
Efisio MAMELI
Antonio MORDINI
In senso esteso, si comprendono tra i veleni quelle sostanze che, per la composizione chimica, [...] e suoi componenti), per modo da rompere l'equilibrio biochimico (isotonico, isoionico, acido-basico, colloidale, ormonico, enzimatico, radioattivo) e da determinare l'inerzia o l'alterazione o la morte dei varî elementî biologici aggrediti, e ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] orologio geologico, il geocronometro.
La possibilità di utilizzare un geocronometro è stata offerta dal processo di decadimento radioattivo dei nuclei instabili di alcuni elementi, come per es. uranio, torio, potassio e carbonio. Le proprietà della ...
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Immunologia clinica e immunopatologia
FFernando Aiuti e Giuseppe Luzi
sommario: 1. Introduzione: a) generalità; b) i concetti fondamentali dell'immunologia: note storiche. 2. Immunodeficienze primitive: [...] cellula opportunamente trattata che viene messa a contatto con il potenziale responder. Usando anche in questo sistema dei traccianti radioattivi, si può studiare la sintesi del DNA nelle cellule in grado di rispondere. L'applicazione clinica di tale ...
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PANERAI, Giuseppe
Daniela Manetti
PANERAI, Giuseppe. – Nacque a Firenze l’8 settembre 1903, da Guido, figlio di Leon Francesco, e da Guglielmina Fracei.
Il padre rappresentava già la quarta generazione [...] realizzò un procedimento che utilizzava il fenomeno della luminescenza, ottenuta mediante una miscela di fosforo e materiale radioattivo, per rendere autoluminosi quadranti di strumenti e reticoli per congegni di mira e cannocchiali. La sostanza ...
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radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...
tracciante
agg. e s. m. [part. pres. di tracciare]. – Che lascia una traccia, spec. in alcune locuz. specifiche: proiettili t., pallottole t., forniti della cosiddetta «codetta illuminante» che si accende alla partenza lasciando dietro di...