SANGUIFERO, SISTEMA
Primo DORELLO
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Agostino PALMERINI
Antonio SEBASTIANI
Gian Giuseppe PALMIERI
Nino BABONI
Vittorio PUCCINELLI
Risulta dalle formazioni anatomiche [...] mobilità attiva e passiva; e tutto questo in condizioni sia normali, siȧ patologiche.
Allo scopo di determinare, con i mezzi radiologici, la forma e la grandezza reale del cuore e dei grossi vasi, i tecnici hanno escogitato artifici varî, che qui si ...
Leggi Tutto
In generale, per un sistema ottico, la proprietà di dare immagini esenti da qualsiasi aberrazione geometrica e quindi simili agli oggetti. In particolare, il metodo ortoscopico di osservazione al microscopio [...] polarizzatore (ortoscopio), nel quale il preparato è illuminato con luce parallela, ortogonalmente.
In radiologia, l’ortoscopio è un apparecchio per l’esame su schermo fluorescente o su pellicola radiografica di soggetti in posizione eretta. Consiste ...
Leggi Tutto
GIAVEDONI, Giuseppe
**
Nacque da Domenico, magistrato, e da Giulia Feruglio, a Latisana, in Friuli, il 16 genn. 1880. Conseguita il 18 nov. 1907 la laurea in medicina e chirurgia presso l'Università [...] il titolo di assistente nella clinica medica dello stesso ateneo diretta da A. De Giovanni. Attratto dallo studio della radiologia medica, che si andava allora affermando nella pratica clinica come un prezioso sussidio diagnostico, nel 1908 si recò a ...
Leggi Tutto
radioopaco
radioopaco [agg. (pl.m. -chi) Comp. di radio-, nel signif. generico, e opaco] [LSF] Che non si fa attraversare da nessuna radiazione, sia elettromagnetica che corpuscolare; è accompagnato [...] da una specificazione sulla natura della radiazione: r. ai raggi X (è il signif. prevalente nella radiologia medica), ecc. ...
Leggi Tutto
In medicina, incapacità da parte dell’organismo di assumere determinate sostanze (farmaci o alimenti), senza che si manifestino reazioni di tipo allergico. Si distinguono i. da farmaci, causate più frequentemente [...] dagli analgesici (aspirina ecc.), dagli antibiotici (sulfamidici ecc.) e dai mezzi di contrasto iodati utilizzati in radiologia, e i. alimentari, che riguardano i componenti alimentari (tra le più diffuse l’i. al lattosio e l’i. al glutine). ...
Leggi Tutto
Medico, radiologo, nato il 18 marzo 1875 a Iroquois (Ontario); morto a Rochester il 17 giugno 1926. Conseguì la laurea in medicina all'università di St. Louis, dove fu poi docente. Nel 1913 fu chiamato [...] Mayo (Rochester, Minnesota) dove restò fino alla morte. I suoi scritti migliori trattano di radiologia delle vie urinarie e, in maggior parte, di radiologia delle vie digerenti. La sua principale opera, The Röntgendiagnosis of the diseases of the ...
Leggi Tutto
GASTROENTEROLOGIA
Giulio SOTGIU
. Il significato etimologico della parola, che è quello di: studio dello stomaco e dell'intestino (dal gr. γαστήρ, "stomaco"; ἔντερον "intestino") non corrisponde a quello [...] il lume dei varî tratti del tubo digerente e quindi di studiarne la forma, i movimenti, ecc. La radiologia ha anche permesso di "vedere" le vie biliari, con l'aiuto di sostanze radio-opache che, introdotte per via orale o per via endovenosa ...
Leggi Tutto
CERESOLE, Giulio
Silvia Canestrelli
*
Nacque a Venezia il 24 giugno 1878 da Sebastiano Vittorio e Laura Milesi. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, frequentò l'università di Padova, [...] di Napoli a quella di Padova, in quest'ultima sede dal 1919 al 1933; nel 1919 conseguì anche la docenza in radiologia medica.
Durante la guerra il C. prestò la propria opera nell'esercito, dapprima (1915-17) come capitano medico direttore del ...
Leggi Tutto
enterografia
Esame radiologico che utilizza la metodica TAC o RMN per lo studio dell’intestino tenue, associando due mezzi di contrasto: uno iodato per via orale, per distendere e visualizzare le anse [...] ’altro per via endovenosa con gadolinio. L’e. fornisce indicazioni non solo sul lume intestinale (come nella radiologia convenzionale tramite la visualizzazione col bario), ma anche sulle componenti esterne al lume stesso, potendo mettere in evidenza ...
Leggi Tutto
HAUDEK, Martin
Agostino Palmerini
Radiologo, nato il 27 novembre 1880 a Vienna, dove morì il 10 maggio 1931. Si laureò a Vienna nel 1905, dove dapprima fu medico in reparti ospedalieri, poi assistente [...] (sull'ulcera duodenale, sul cancro dello stomaco, sulla tubercolosi polmonare e renale, sulla misurazione radiologica del cuore, ecc.). Nel 1887 descrisse il classico sintoma della "nicchia" (Nischensympton) nell'ulcera dello stomaco (v. digerente ...
Leggi Tutto
radiologia
radiologìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. b) e -logia]. – La disciplina che si occupa dello studio e delle applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d’onda, in particolare raggi X e γ, e delle...
radiologico
radiològico agg. [der. di radiologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla radiologia, e specificamente alla radiologia medica: gabinetto, laboratorio r.; apparecchi r.; tecnica r.; esame r. (v. radiodiagnostica). ◆ Avv. radiologicaménte,...