Sistema di comunicazioni telegrafiche che impiega come mezzo di trasmissione le onde hertziane. Si tratta pertanto di una radiocomunicazione in cui i segnali trasmessi sono telegrafici: essi sono impressi [...] sulla radioonda portante per mezzo del procedimento della manipolazione. I primi collegamenti radiotelegrafici furono realizzati interrompendo con un manipolatore Morse i treni di onde smorzate generati da un trasmettitore a scintilla, e rivelando i ...
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banda
banda [Der. del fr. bande] [LSF] Termine usato in molte locuz. per indicare, nel signif. proprio, una struttura a fascia o simili e, con signif. figurato, un intervallo di valori (livelli) di una [...] degli elettroni tra livelli energetici, può essere assorbita da una sostanza. ◆ [ELT] [GFS] B. di assorbimento atmosferiche per radioonde: v. radiopropagazione: IV 720 f. ◆ [FSD] B. di conduzione: la b. dei livelli elettronici consentiti in cui si ...
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OLOGRAFIA
Deni Gabor
. L'o. è un metodo di fotografia in luce coerente in cui un'onda luminosa emessa da un oggetto è, per così dire, "congelata " con le sue informazioni di fase e di ampiezza in un'emulsione [...] dati, la pulizia dell'immagine, l'estensione del principio dell'o. ottica ad altri fenomeni ondulatori come gli ultrasuoni e le radioonde (o. acustica e o. a microonde).
Storia. - In un primo tempo l'o. fu chiamata "ricostruzione del fronte d'onda ...
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RANZI, Ivo
Giovanni Paoloni
RANZI, Ivo. – Nacque a Pergola il 3 settembre 1903, da Romolo e da Edvige Ugatti.
Conseguì la laurea in fisica all’Università di Bologna nel luglio del 1925, con una tesi [...] ionosfera in prossimità dell’equatore (ibid., pp. 575-578 e 598-605).
Grazie alla sua fama di esperto di radioonde, nel 1934 gli fu commissionata dall’editore Zanichelli la stesura, con Gian Giuseppe Palmieri, di un contributo sulle Basi fisiche ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze [...] ).
Frequenza massima usabile, frequenza minima usabile Il valore massimo e minimo, rispettivamente, della f. di radioonde utilizzabili per un dato radiocollegamento ionosferico (➔ radiopropagazione).
Frequenza naturale (o propria) Per un sistema ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggio filosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] visibili ad altri campi dello spettro elettromagnetico, si parla di r. di onde elettromagnetiche e in particolare, di r. di radioonde ecc. e, passando a onde elastiche, di r. del suono, di r. di onde sismiche (➔ prospezione), di r. delle onde ...
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telemetria Insieme di metodi di osservazione aventi lo scopo di fornire la misura della distanza di un oggetto dall’osservatore o anche di misurare un fenomeno che avviene a distanza dal luogo di osservazione.
Il [...] , a raggi laser. A partire dagli anni 1970 i telemetri ottici sono stati sostituiti da telemetri che usano radioonde (in particolare microonde) o raggi infrarossi per distanze di decine di kilometri (➔ tellurometro) e raggi laser per distanze ...
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SOLE (XXXII, p. 47; App. II, 11, p. 858)
Guglielmo RIGHINI
I progressi compiuti nell'ambito della fisica solare negli ultimi anni sono stati notevolissimi, grazie ai perfezionamenti tecnici degli strumenti [...] di alta energia (raggi cosmici solari), e, in seguito a fenomeni secondarî, anche all'emissione di raggi X e di radioonde. Il fenomeno si estinguerebbe per la produzione, in seno al brillamento, di onde d'urto controbilancianti a un certo punto la ...
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segnale
segnale [Der. del lat. signale, neutro sostantivato dell'agg. signalis, che è da signum "segno"] [LSF] (a) Dispositivo fisso che indica qualcosa: s. geodetico, s. di pericolo radioattivo, ecc. [...] radiotrasmittenti. ◆ [ELT] S. elettrico: (a) denomin. generica di tensione o di correnti elettriche o, estensiv., di radioonde applicate all'ingresso di un'apparecchiatura (s. d'entrata) o disponibili all'uscita dell'apparecchiatura stessa (s. d ...
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penetrazione
penetrazióne [Der. del lat. penetratio -onis "atto ed effetto del penetrare", da penetrare (→ penetrante)] [LSF] (a) Generic., la capacità che ha un corpo o una radiazione o un campo elettrico, [...] per f=1 GHz, cioè nel campo delle microonde, e sale a qualche mm per f=10 kHz, cioè nel campo delle radioonde lunghissime); per il caso di un gas assorbente, v. gasdinamica radiativa: II 830 b. ◆ [EMG] Effetti di p. magnetica: i fenomeni conseguenti ...
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radioonda
radioónda s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e onda]. – Onda elettromagnetica atta a essere generata artificialmente e impiegata a scopi di telecomunicazione; lo stesso che onda hertziana (v. onda, n. 3 a).
radiocomunicazione
radiocomunicazióne s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e comunicazione]. – Telecomunicazione che utilizza come mezzo di trasmissione radioonde, cioè onde elettromagnetiche di frequenza compresa tra qualche kHz e circa 300...