fotochimica
fotochìmica [Comp. di foto- e chimica] [CHF] [OTT] Parte della chimica fisica che studia l'azione delle radiazioni elettromagnetiche sulle reazioni chimiche; benché le radiazioni da considerare [...] vadano dalle radioonde a bassa frequenza all'infrarosso, al visibile, all'ultravioletto, ai raggi X, ai raggi γ, tuttavia di solito si considerano di interesse per la f. le radiazioni di lunghezza d'onda da 200 a 800 nm, cioè dall'ultravioletto ...
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Chimica
Processo attraverso il quale un gas puro portato a contatto con un liquido, in condizioni assegnate di temperatura e pressione, tende a sciogliersi parzialmente sino al raggiungimento delle condizioni [...] a., e in particolare di a. della luce, di radioonde, del suono, di neutroni e simili, per indicare il per quella straordinaria. Questo fenomeno in concreto ha luogo nella propagazione di radioonde nella ionosfera.
A. dei raggi X e dei raggi γ
L’ ...
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spettroscopia
Andrea Ciccioli
Disciplina che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari, cioè del modo in cui l’intensità della radiazione varia in funzione [...] con onde sonore. Le spettroscopie più comuni sono quelle che operano nel campo delle radiazioni elettromagnetiche (dalle radioonde ai raggi X), che interessano cioè l’insieme delle radiazioni la cui emissione e il cui assorbimento dipendono ...
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rifrazione
rifrazióne [Der. del lat. refractio -onis dal part. pass. refractus di refrangere (→ rifrangente)] [EMG] [MCC] La deviazione che il raggio di propagazione di un'onda (elettromagnetica, in [...] elettrico e magnetico, cioè dove varia, vettorialmente, la loro velocità: v. ottica delle particelle: IV 372 e. ◆ [ELT] R. di radioonde: segue le leggi della r. di onde elettromagnetiche in genere (v. sopra); v'è peraltro da tener presente che i ...
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frequenza
frequènza [Der. del lat. frequentia] [LSF] Il numero di volte che un fenomeno periodico (o pseudoperiodico) si ripete nell'unità di tempo; precis., se T è il periodo del fenomeno (intervallo [...] che incidano sulle superfici isoioniche del plasma, superata la quale quest'ultimo diventa opaco per le radioonde: v. magnetoionica, teoria: III 567 c. ◆ [ELT] F. critica ionosferica: v. radiopropagazione: IV 718 d. ◆ [ANM] [PRB] F. di una stringa ...
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diffrazione
diffrazióne [Der. del lat. diffractio -onis, dal part. pass. diffractus di diffrangere "spezzare in più parti", comp. di de- e frangere "rompere"; termine coniato nel 1665 da F.M.Grimaldi, [...] : v. raggi X, diffrazione nei cristalli dei: IV 739 c. ◆ [ELT] D. di radioonde: i fenomeni di d. che intervengono nella propagazione delle radioonde, in conseguenza dei quali onde di lunghezza relativ. grande possono aggirare ostacoli anche molto ...
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penetrazione
penetrazióne [Der. del lat. penetratio -onis "atto ed effetto del penetrare", da penetrare (→ penetrante)] [LSF] (a) Generic., la capacità che ha un corpo o una radiazione o un campo elettrico, [...] per f=1 GHz, cioè nel campo delle microonde, e sale a qualche mm per f=10 kHz, cioè nel campo delle radioonde lunghissime); per il caso di un gas assorbente, v. gasdinamica radiativa: II 830 b. ◆ [EMG] Effetti di p. magnetica: i fenomeni conseguenti ...
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volume
volume [Der. del lat. volumen "cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo", da volvere "volgere"] [ALG] [MTR] (a) L'estensione nello spazio di un solido o di un fluido [...] : I 804 a. ◆ [ELT] Controllo automatico di v. (sigla CAV): una particolare disposizione circuitale che nei radioricevitori per radioonde persistenti modulate di ampiezza (tipic., i ricevitori radiofonici) serve a ridurre la sensibilità quanto più il ...
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Aria
Guido Barone e Red.
Per aria si intende la miscela di gas che costituiscono l'atmosfera terrestre, in particolare nei suoi strati inferiori. Essa è formata prevalentemente da azoto e argon, elementi [...] di rifrazione complesso dell'atmosfera, che rispecchia le modalità di propagazione (assorbimento, riflessione e traiettoria) delle radioonde, cioè delle onde elettromagnetiche comprese, convenzionalmente, fra i 3 kHz e i 30 MHz. Le caratteristiche ...
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radioonda
radioónda s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e onda]. – Onda elettromagnetica atta a essere generata artificialmente e impiegata a scopi di telecomunicazione; lo stesso che onda hertziana (v. onda, n. 3 a).
radiocomunicazione
radiocomunicazióne s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e comunicazione]. – Telecomunicazione che utilizza come mezzo di trasmissione radioonde, cioè onde elettromagnetiche di frequenza compresa tra qualche kHz e circa 300...