(V, p. 89; App. II, i, p. 293; III, i, p. 164; IV, i, p. 182; v. anche astronomia, in questa Appendice)
Già dagli anni Quaranta del sec. 20° l'imponente e continuo sviluppo dell'a., accanto a quello, pur [...] gioco sono una frazione apprezzabile del raggio dell'Universo. Il primo sistema di questo tipo fu osservato nel 1979 con il radiotelescopio di Jodrell Bank; oggi abbiamo circa 8 esempi di immagini doppie, 9 di archi e 5 di anelli. Essi costituiscono ...
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Buchi neri
Massimo Stiavelli
Sommario: 1. Introduzione. 2. I buchi neri nella relatività generale. 3. Termodinamica dei buchi neri. 4. Proprietà dei buchi neri e macchine del tempo. 5. Formazione di [...] (v. Miyoshi e altri, 1995). Le osservazioni, alla lunghezza d'onda di 1,3 cm, sono state condotte con un radiotelescopio interferometrico costituito da varie antenne poste in diversi paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti e il Giappone. Esse hanno ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] sviluppo dell'interferometria radio. L'astronomo inglese Martin Ryle, realizza uno strumento che combina i segnali di due radiotelescopi puntati sulla stessa sorgente. In tal modo i dati contengono le stesse informazioni che darebbe uno strumento con ...
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La grande scienza. Gravitazione
Tullio Regge
Giulio Peruzzi
Gravitazione
La teoria della relatività generale (RG), elaborata da Albert Einstein (1879-1955) a partire dal 1907 ed enunciata definitivamente [...] il 10%. L'esperimento è stato ripetuto su vari gruppi di quasar che sono periodicamente nascoste dal Sole, utilizzando un radiotelescopio e senza più la necessità di essere in presenza di un'eclissi. I più recenti di questi esperimenti hanno errori ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] (qualche decina di migliaia di volte maggiore rispetto a quella del campo magnetico terrestre).
Il primo grande radiotelescopio. È costruito da Bernard Lovell e dai suoi collaboratori a Jodrell Bank, Inghilterra, sulla base dei lavori pionieristici ...
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radiotelescopio
radiotelescòpio s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e telescopio]. – In radioastronomia, strumento usato per raccogliere e registrare i segnali emessi da radiosorgenti stellari e costituito da un’antenna, per lo più orientabile...
radiointerferometro
radiointerferòmetro s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e interferometro]. – In radioastronomia, strumento che combina i radiosegnali raccolti da due o più radiotelescopî puntati sulla stessa sorgente, fornendo in uscita...