Pittore e illustratore (Kunów, Radom, 1853 - Varsavia 1924). Studiò a Varsavia con W. Gerson (1869); soggiornò poi a lungo a Monaco e a Parigi (1879-84). Dipinse ritratti, scene di genere, grandi composizioni. [...] Dal 1885 fu a Sofia come corrispondente e illustratore di periodici inglesi e francesi ...
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Pittore polacco (Radom 1855 - Cracovia 1929). Studiò a Cracovia e Parigi, soggiornò a Monaco; nel 1887, si stabilì a Cracovia, dove dipinse soprattutto scene della storia polacca, con intenti patriottici. [...] Dal 1890 si avvicinò al simbolismo e trattò anche paesaggi con figure mitiche ...
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Filologo polacco (Radom 1917 - Cracovia 2012); prof. nell'univ. Jagellonica di Cracovia. Fra i massimi studiosi della letteratura polacca medievale e rinascimentale (Sarmacja. Studium z problematyki słowiańskiej [...] XV i XVI w. "Sarmazia. Studio sulla problematica slava dei secc. 15º e 16º", 1950; Wśród impresorów krakowskich doby renesansu "Fra gli stampatori cracoviani del Rinascimento", 1977), ha dedicato importanti ...
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Scrittrice polacca (Radom 1922 - Lailly-en-Val 2010). Dopo la prigionia nei lager nazisti, emigrò a Parigi nel 1946. Nei suoi romanzi ha ritratto il dramma psicologico di chi non riesce a uscire spiritualmente [...] dal campo di concentramento (Przejście przez Morze Czerwone "L'attraversamento del Mar Rosso", 1960; Szklana kula "Palla di vetro", 1964), ma ha anche affrontato il tema dello scontro fra culture diverse ...
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Scrittore polacco (Kobiele Wielkie, Radom, 1867 - Varsavia 1925). Ebbe in gioventù vita avventurosa: fece parte di compagnie di attori girovaghi, fu per alcuni anni impiegato ferroviario e tentò anche [...] la vita monastica. Fece il suo primo tirocinio letterario con brevi racconti di fattura realistica; il suo primo romanzo Komedjantka ("La commediante", 1896), ricco di elementi autobiografici, si accentra ...
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Filosofo e pubblicista polacco (Radom 1927 - Oxford 2009). Tra i maggiori filosofi contemporanei della Polonia, dopo aver partecipato all'ottobre polacco collaborando al periodico giovanile Po prostu (1956-57) [...] ha svolto una critica dall'interno del marxismo, qualificandosi tra gli esponenti più noti del "revisionismo" marxista. La sua opera più nota è Main currents of marxism. Its rise, growth and dissolution ...
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Quarto figlio (Cracovia 1461 - Vilna 1506) di Casimiro Iagellone, salì al trono nel 1492. Subito dovette affrontare l'ostilità di Ivan III, granduca di Moscovia, col quale concluse una pace nel febbraio [...] monarchico a quello di Respublica nobiliaris: con le diete di Piotrókw (1504) e di Radom (1505) furono riformate le finanze e l'amministrazione e a Radom la nobiltà costrinse il re ad accettare la costituzione Nihil novi, secondo cui nessuna novità ...
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Famiglia principesca polacca, originaria della Lituania; si imparentò con gli Iagelloni, giunse al massimo della sua potenza nel sec. 16º e rimase anche nei secoli successivi una delle maggiori famiglie [...] Svedesi. Karol Stanisław (1734-1790), voivoda di Vilna, fu strumento della Russia contro la corona nella confederazione di Radom. Antoni Henryk (1775-1833), imparentato con i Hohenzollern e luogotenente del granducato di Posnania; amante della musica ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] : ai primi del 1767 si formarono due confederazioni di dissidenti, protestante e ortodossa, e il 26 giugno fu formata a Radom, sotto la guida di Karoll Radziwill, la Confederazione generale cattolica.
Il D., che già il 28 luglio ebbe un primo ...
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CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] della Commissione per gli affari interni (1823, Oggi sede della questura) a Varsavia e al palazzo della Commissione governativa a Radom (1825-27), fu la realizzazione, ancora a Varsavia, del nuovo Teatro grande che, collocato di fronte al palazzo del ...
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radome
〈rèidëum〉 s. ingl. [contrazione della locuz. radar dome «cupola del radar»] (pl. radomes 〈rèidëum∫〉), usato in ital. al masch. – Protezione di un’antenna radar, a terra o a bordo di aeromobili e di navi, costruita con materiale trasparente...