leuto
Raffaello Monterosso
Il vocabolo (che soltanto in pochissimi dei codici fiorentini ricorre nella forma ‛ liuto '), è usato da D. una sola volta, quale secondo termine di una similitudine che fa [...] capo a mastro Adamo: Io vidi un, tatto a guisa di lëuto, / pur ch'elli avesse avuta l'anguinaia / fronca da l'altro che l'uomo ha forcuto (If XXX 49).
È stato notato come, in tutto l'episodio, si mescolino ...
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organo (Musica)
Raffaello Monterosso
Due soli i luoghi in cui o. è impiegato con accezione musicale: quando a cantar con organi si stea (Pg IX 144), e dolce armonia da organo (Pd XVII 44): secondo una [...] più rara lezione, non accolta dal Petrocchi, dolce armonia da organi. Lo strumento musicale più frequentemente collocato nelle chiese, e oggi chiamato o., è invece concordemente designato nei testi di ...
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giga
Raffaello Monterosso
Sul valore poetico della similitudine di Pd XIV 118 (E come giga e arpa, in tempra tesa / di molte corde, fa dolce tintinno / a tal da cui la nota non è intesa), si v. la voce [...] ARPA. Da un punto di vista strettamente organologico (poiché il termine designa qui solamente uno strumento musicale, e non ha alcun riferimento all'omonimo tempo di danza, facente parte della Suite sei ...
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arpa
Raffaello Monterosso
. Il termine è usato una sola volta nella Commedia (Pd XIV 118) come secondo componente di un'unica immagine che accomuna l'a. alla giga (v.), in quanto fonti di una sensazione [...] sonora soave ma indeterminata. Se il proponimento di D. era quello di evocare, per via di similitudine, l'impressione di beatificante dolcezza suscitata da un canto angelico in cui non si riesce ad afferrare ...
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sampogna
Raffaello Monterosso
Etimologicamente, lo strumento musicale di questo nome è una corruzione del classico symphonia: termine quanto mai generico, e che tuttavia i musicografi medievali impiegano [...] comunemente per indicare " collatio et concordia quorumcumque sonorum ", e, per metonimia, lo strumento in grado di emettere simultaneamente suoni gravi e acuti. I commentatori antichi (Benvenuto e altri) ...
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tromba
Raffaello Monterosso
Sinonimo di ‛ tuba ' (v.): tuttavia non è forse casuale che t. sia adoperato solamente nell'Inferno: l'angelica tromba del giudizio universale che annunzia la nimica podesta [...] (VI 95); il metaforico riferimento che introduce l'episodio dei simoniaci (XIX 5); le t. del torneo nella digressione che vien dopo la trombetta di Barbariccia (XXII 7 e XXI 139), mentre ‛ tuba ' è impiegato ...
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cennamella
Raffaello Monterosso
. Il termine (che in If XXII 10 riprende metaforicamente l'immagine della trombetta di Barbariccia) designa uno strumento musicale a fiato, che è però difficile rapportare [...] a uno dei moderni strumenti d'orchestra, i quali, nei confronti dei loro antenati medievali, hanno subito trasformazioni anche radicali di carattere morfologico, e, di conseguenza, anche acustico e timbrico. ...
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lira
Raffaello Monterosso
Presente in due luoghi del Paradiso (XV 4 e XXIII 100; e come variante, importante ai fini della classificazione dei manoscritti, ma assai meno ricevibile, in Pg XIII 34; cfr. [...] Petrocchi, ad l.), il termine è inserito in un contesto metaforico; nel primo caso, la dolce lira adombra il canto delle anime costituenti la croce del cielo di Marte, mentre nell'episodio del trionfo ...
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ballata
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
Il termine b. è usato da D. sempre in riferimento a una sua b.: Rime LVI 19, LXXX 2, Vn XII 9 (2 volte), 10 1, 11 5, 15 43 (ripreso al § 16, dove il termine [...] ricorre anche nel commento in prosa) e 17, Rime dubbie II 2. In Cv III IX 1, X 1, 3 e 5 ricorre sempre ballatetta in riferimento alla b. Voi che savete (Rime LXXX): il suffisso -etta (nonostante -t- della ...
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armonia
Raffaello Monterosso
Il termine è relativamente poco usato nella Commedia, ove ricorre solo tre volte (Pd I 78 con l'armonia che temperi e discerni; VI 126 rendon dolce armonia tra queste rote; [...] XVII 44 dolce armonia da organo), più un unicum del verbo ‛ armonizzare ' (Pg XXXI 144 là dove armonizzando il ciel t'adombra): in tutti questi luoghi a. ha significato prevalentemente generico ed è in ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...