LEVI, Moisè Raffael (Raffaele, Raffaello)
Italo Farnetani
Primo dei quattro figli di Giuseppe Isach, un negoziante appartenente a una ricca famiglia triestina, e di Dolcetta Namias, proveniente da un'agiata [...] famiglia di Venezia e sorella di Giacinto Namias (primario dell'ospedale civile veneziano), il L. nacque a Trieste il 9 ag. 1840. Dopo aver frequentato nella sua città i primi anni del ginnasio, durante ...
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CATTANEO, Raffaele (Raffaello)
Elena Bassi
Nacque a Rovigo il 18 genn. 1861, in una famiglia di origini nobili, da Remiglio e da Angela Pertile. Dopo aver frequentato il ginnasio nel seminario di Rovigo, [...] studiò architettura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove la sua famiglia si era stabilita nel 1876. Erano anni in cui gli studi versavano in condizioni di notevole confusione per via di una riforma ...
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musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] di suoni: Cv III XI 9 molti... si dilettano studiare in Rettorica o in Musica, e l'altre scienze fuggono e abbandonano; altri esempi in I XII 4, II XIII 8, 20 e 23.
In II XIII 24, pur riferendosi all'arte, ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] e ritmica quale risulta dalle canzoni della Vita Nuova, alla poesia delle grandi c. morali e dottrinali. Momento che potrebbe essere definito ‛ classico ', della lingua e dello stile dantesco, fra lo sperimentalismo ...
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Trapianto
Red.
Raffaello Cortesini
Carlo Casciani
In biologia e in medicina si definisce trapianto il trasferimento di un tessuto o di un organo da una regione all'altra dello stesso organismo o da [...] un organismo all'altro della stessa specie o di specie diversa. Con donatore e ospite (o ricevente) si indicano rispettivamente l'organismo che dà e quello che riceve l'organo o il tessuto da asportare ...
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GALLI, Raffaello, detto Torello da Casentino
Dario Busolini
Nacque da famiglia originaria del Casentino nell'ultimo quarto del sec. XV, probabilmente a Firenze, dove vivevano gli zii Giovanni Lapucci [...] da Poppi, segretario di Lorenzo de' Medici duca di Urbino, e Matteo da Poppi, prete governatore di S. Maria Maggiore, parenti del viaggiatore Giovanni Da Empoli. Il G. è talvolta citato con il nome di ...
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Raffaello Santagata De Castro
Abstract
La voce esamina, in un’ottica comparata, la tematica delle organizzazioni di tendenza, nella sua evoluzione di diritto positivo. Particolare attenzione è dedicata [...] alla ricostruzione della fattispecie comunitaria di «organizzazione eticamente fondata», a cui il legislatore europeo conferisce un rilievo in qualche misura assorbente rispetto all’organizzazione di tendenza ...
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Pittore (Messina forse 1470 - ivi 1524 circa). Scolaro di Salvo d'Antonio e seguace in giovinezza della corrente antonelliana, si formò in seguito una maniera eclettica, risentendo soprattutto di Cesare [...] da Sesto, non senza imitare Raffaello. L'opera sua più nota è la Presentazione al Tempio (1519) nel museo di Messina. ...
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ROSSI (de' Rossi), Vincenzo di Raffaello di Bartolomeo
Alessandra Giannotti
ROSSI (de’ Rossi), Vincenzo di Raffaello di Bartolomeo. – Nacque a Fiesole nel 1525 (Schallert, 1998, p. 14).
Fu allievo di [...] di Giorgio Vasari, 1568, 1881, VII, p. 626), mentre Raffaello Borghini ne sottolineò la misura colossale (1584, p. 596). L’ 1966, pp. 34, 36). Si formarono con lui Ilarione Ruspoli e Raffaello Peri (Le opere di Giorgio Vasari, 1568, 1881, VII, p. 627 ...
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RAFFAELLINO del Garbo
Anna Maria Ciaranfi
Pittore fiorentino, nato intorno al 1470. Pare vivesse fino circa il 1525. Il Vasari che, conoscendone il figlio e l'allievo Angelo Bronzino, poté avere su [...] , ora di grazia e delicatezza notevoli (Berlino), ora di bizzarri e contorti modi (Uffizî). Le opere invece di Raffaello Carli-Capponi, o da Firenze, ci manifestano un artista sotto l'influenza del Verrocchio, del Ghirlandaio e degli Umbri ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...