MERCURI, Paolo.
Emilia Capparelli
– Figlio di Vincenzo e di Barbara Battaglia, nacque a Roma il 20 apr. 1804.
Dopo aver trascorso l’infanzia a Marino, svolse la sua formazione a Roma a contatto con [...] le altre, il Messale romano, relativo alle maggiori festività liturgiche dell’anno, i cui disegni furono tratti da opere di Raffaello o della sua scuola, la Cappella Niccolina da Beato Angelico, gli Ornati greci, romani e del secolo XV, gli Ornati ...
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Sanson, Yvonne
Daniela Angelucci
Attrice cinematografica greca, naturalizzata italiana, nata a Salonicco il 29 agosto 1925 e morta a Bologna il 23 luglio 2003. Caratterizzata da una bellezza appariscente [...] metà degli anni Cinquanta, della stagione di successi del melodramma popolare italiano, grazie ai numerosi film diretti da Raffaello Matarazzo con i quali ottenne una straordinaria popolarità.
Di padre francese e madre turca, si trasferì presto in ...
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Incisore (Mantova 1520 - ivi 1582). Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa [...] , delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da Giulio Romano (La morte di Procri), particolarmente interessanti ...
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PASSEROTTI, Bartolomeo
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Bartolomeo. – Nacque a Bologna nel 1529, rinnovando nel nome quello del padre; fu battezzato il 28 giugno.
Gli anni della formazione sono [...] per un litigio con un Agostino Gambara (Bertolotti, 1885, p. 41). Il fatto corrobora la notizia del primo biografo, Raffaello Borghini, che nel Riposo (1584) scrive di un soggiorno nell’Urbe, prima al seguito dell’architetto Iacopo Barozzi (il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] come al radicale naturalismo di Caravaggio e dei suoi. Alla base, un originale recupero della norma sublime di Raffaello e la scoperta della statuaria antica, letta però in chiave intensamente poetica, evocativa, sensuale. Tutto ciò, comprese le ...
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BOTTALLA (Botalla, Bottala), Giovanni Maria, detto il Raffaellino, Raffaellino da Savona
Franco Sborgi
Nacque a Savona nel febbraio del 1613 da Francesco. Le notizie sulla sua vita ci sono fornite in [...] dal padre a Roma perché vi studiasse pittura: qui si esercitò copiando e studiando antichi e contemporanei, ed in particolare Raffaello e i Carracci. A Roma venne in contatto con il cardinale Giulio Sacchetti che, presolo sotto la sua protezione, lo ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1529 - Roma 1566). Protagonista a Roma del manierismo della metà del 16° sec., Z. fu sempre alla ricerca di un compromesso o meglio di una conciliazione tra la maniera e le richieste [...] al 1553 collaborò con Prospero Fontana alla decorazione di Villa Giulia, nella quale il riferimento all'arte di Raffaello è evidente. La stessa componente culturale si nota nella decorazione della cappella Mattei di S. Maria della Consolazione ...
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Chigi, Agostino detto il Magnifico
Chigi, Agostino
detto il Magnifico Banchiere senese (Siena 1465 ca.-Roma 1520). Nel 1502 aprì un banco a Roma e, divenuto tesoriere della Chiesa, ottenne diversi [...] appalti, creando relazioni finanziarie con tutta l’Europa. Sovvenzionò Cesare Borgia, i Medici durante l’esilio da Firenze e Leone X; protesse letterati (Bembo, Giovio, Aretino) e pittori (Raffaello, Sodoma, Sebastiano del Piombo). ...
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Tra le più importanti gallerie italiane, documenta con grande ricchezza la pittura lombarda e veneta tra il 15° e il 18° secolo. Il nucleo portante della raccolta si costituì a Milano durante il regno [...] d'Asburgo e la dominazione napoleonica con l'incameramento di opere provenienti da enti ecclesiastici soppressi (per es. Sposalizio della Vergine di Raffaello). Nel corso del 19° e del 20° sec. la P. di B. si arricchì grazie a scambi e donazioni di ...
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Pittore, scultore, ingegnere, architetto e disegnatore fiammingo, nato a Poperinghe nel 1496, morto a Bruges il 4 marzo 1561. Disegnò modelli d'oreficeria, di vetrate, progetti di sepolcri, cartoni per [...] Ss. Luca e Eligio, per la gilda dei sellai, con monogramma e data, ispirandosi per la Vergine alla Madonna di Foligno di Raffaello (Bruges, chiesa del S. Salvatore); e per la stessa gilda, che gli commise anche quadri d'altare, dipinse il labaro. Nel ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...