Anatomico e antropologo fisico (Giessen 1822 - Winterstein 1897), prof. di anatomia a Halle (1866). Introdusse l'uso del microtomo nella tecnica microscopica; perfezionò i metodi per la conta dei globuli [...] e per il calcolo della volemia, ecc. Nel campo dell'antropologia sono noti i suoi studî sui rapporti tra cranio e profilo e sui tipi di architettura del cranio. Esaminò dal punto di vista antropometrico il cranio di Schiller, Kant, Raffaello, Dante. ...
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SMUGLEWICZ, Franciszek
Felix Kopera
Pittore, nato il 6 ottobre 1745 a Varsavia, morto il 18 settembre 1807 a Vilna. Studiò a Varsavia presso Simone Czechowicz, e a Roma all'Accademia di San Luca. A [...] 1797 fu nominato professore delle belle arti all'università di Vilna. Dipinse sotto l'influsso della maniera neoclassica, di Raffaello Mengs e del David, rappresentando scene dell'antichità e anche della storia della Polonia. In Italia aveva eseguito ...
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Urbino Comune delle Marche (226 km2 con 13.929 ab. nel 2020, detti Urbinati), capoluogo, insieme a Pesaro, della prov. di Pesaro e Urbino (➔ Pesaro). La cittadina è situata a 485 m s.l.m. sopra un colle [...] raccolte. Nei pressi di U., S. Bernardino è attribuita a F. di G. Martini. Nella casa di Raffaello è un affresco del padre, G. Santi. Il monumento a Raffaello è di L. Belli (1897). Notevoli, inoltre, le opere (dal 1963) dell’architetto G. De Carlo ...
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Primo ministro di Seleuco IV re di Siria (187-175 a. C.). Secondo la tradizione giudaica (II libro dei Maccabei) avrebbe tentato invano di impadronirsi del tesoro del tempio di Gerusalemme, ma un personaggio [...] , e due altri personaggi lo percossero gravemente (l'episodio ha ispirato varie opere d'arte tra cui l'affresco di Raffaello nelle Stanze Vaticane). E. uccise poi Seleuco e, disfattosi del figlio giovinetto di quello, tentò di governare per conto ...
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PARMIGIANINO, Il
Adolfo Venturi
Francesco Mazzola, detto il P., pittore e incisore, nacque a Parma l'11 gennaio 1503, morì a Casalmaggiore il 24 agosto 1540. Fu figlio di Filippo Mazzola, imitatore, [...] vibra alla luce, e si diffonde dalle figure al paese vario, pittoresco, tutto scabrosità e inuguaglianze, minuto e rapido. Raffaello insieme con il Correggio è presente al P. anche nella Visione di S. Girolamo della Galleria Nazionale di Londra, ma ...
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PONTORMO
Carlo GAMBA
. Iacopo Carucci (Carrucci?), detto il P., pittore, nato da Bartolommeo pittore a Pontormo presso Empoli il 24 maggio 1494, morto verso la fine del 1555, essendo stato sepolto il [...] , con Piero di Cosimo, ma seguì specialmente Andrea del Sarto. Meravigliò i contemporanei, e fin dal 1508 lo stesso Raffaello, per il suo raro, precoce ingegno; ma di carattere incerto, incontentabile, non seppe mantenersi in un indirizzo preciso, e ...
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Pittore, nato il 21 febbraio 1771. Scolaro di Domenico Corvi, il C. si attenne nelle sue prime opere allo stile batoniano, poi, sotto l'influenza del Canova, si diede allo studio dell'antichità, dei classici [...] e disegni si conserva ancora un gran numero di copie delle opere antiche: una delle migliori la Deposizione di Raffaello (1899; presso Camuccini, Roma). Amico del Benvenuti, del Sabatelli, del Bossi, frequentò E.Q. Visconti, l'Asprucci, il Monti ...
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LOSENKO, Anton Pavlovič
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Pittore, nato il 30 luglio 1737 a Gluchov (provincia di Černigov), morto a Pietroburgo il 23 novembre 1773. Fu allievo di J. Argunov (1753-59), all'Accademia [...] J. Restout il Giovane, nel 1763 di J.-M. Vien. Dal 1765 al 1769 lavorò a Roma, copiando dagli antichi e da Raffaello. Nel 1770 per il quadro Il granduca Vladimiro e Rognieda fu eletto membro e nominato professore dell'Accademia di belle arti, di cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Periodizzazioni
Le periodizzazioni storiche cambiano a seconda delle discipline. Nelle arti [...] e buona parte del Cinquecento (anche se alcuni storici fanno finire il Rinascimento al 1520, anno della morte di Raffaello, e vedono subito dopo l’inizio del manierismo). In letteratura alcuni storici non italiani fanno iniziare il Rinascimento ...
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LESUEUR, Eustache
Jean Jacques Gruber
Pittore, nato a Parigi il 18 novembre 1616 (o 1617), ivi morto il 30 aprile 1655. Già quindicenne lavorava nella bottega del Vouet, la cui influenza si palesa però [...] migliore, nel museo di Rouen) attraverso il Vouet si sente l'arte dei Carracci e del Caravaggio. Il L. sembra ispirato da Raffaello, su stampe e su disegni, poiché mai non venne in Italia. La cronologia delle sue opere è poco sicura. Le decorazioni ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...