Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I maestri fiamminghi compiono viaggi in Italia per ammirare e studiare i grandi artisti [...] l’idea dell’artista che misura i reperti e li disegna. Quest’ultima tendenza deriva dal ricordo del progetto affidato da Leone X a Raffaello per ridisegnare la città antica.
I fiamminghi a Roma dopo il Sacco
Dopo il sacco di Roma (1527) e la storica ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] architettura, che trova nelle opere realizzate e nei disegni (progetti, taccuini ecc.) dei Sangallo, di Bramante e di Raffaello le testimonianze più significative. Bramante, operoso dapprima in Lombardia con la sua ricerca sul classico, a Roma trasse ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] La Torre dei principi Torlonia, lungo il Rio Salto, fu mandato a studiare, dopo la prima elementare, a Urbino, nel collegio Raffaello, tenuto dagli Scolopi. Qui egli si trovava con i fratelli Luigi e Giacomo, più grandi di lui, e Raffaele, quando lo ...
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Intarsiatore (Siena 1453 - ivi 1516), uno dei più raffinati maestri dell'ebanisteria toscana del Rinascimento. Opere principali: il coro nella cappella di S. Giovanni Battista nel duomo di Siena (1483-1504), [...] della cantoria (1509-1510). Si occupò anche di lavori di carattere architettonico (ponti, fortificazioni). Collaborò con lui il nipote Giovanni (m. Siena 1529 circa), autore, a Roma, delle porte e degli infissi delle Stanze di Raffaello in Vaticano. ...
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Incisori al bulino. Faustino, nato a S. Eufemia presso Brescia nel 1766 e morto a Pavia il 9 gennaio 1847, si può considerare uno dei migliori interpreti della classica incisione a bulino nel sec. XIX, [...] gusto più esperto nella scelta di opere più conformi al suo temperamento artistico. Del 1830 è la stampa dell'Eliodoro di Raffaello, che fu giudicata migliore di quella del Volpato; del 1831, quella della Madonna del Paesaggio, e del 1845, quella del ...
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GARAVAGLIA, Giovita
Fabio Maffi
Incisore, nato a Pavia il 18 marzo 1790, morto in Firenze il 27 aprile 1835. Orfano del padre dalla nascita, a 15 anni è iniziato all'incisione da F. Anderloni, suo padrino [...] anni dopo, lasciando incompiuti varî lavori, fra cui la riproduzione dell'Assunta di Guido Reni e un ritratto di Raffaello, compiuti poi da F. Anderloni.
Bibl.: P. Carpanelli, Elogio di Giovita Garavaglia incisore, Pavia 1840; E. Anderloni, Opere e ...
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PULZONE, Scipione, detto Scipione da Gaeta o Gaetano
Stefano De Mieri
PULZONE, Scipione, detto Scipione da Gaeta o Gaetano. – Nacque a Gaeta in data imprecisata, forse intorno al 1544 (Vannugli, 2016). [...] stando a Baglione (1642, 1995, I, p. 124), dal restauro del S. Luca che dipinge la Vergine, allora creduto di Raffaello ed esposto nella chiesa della Compagnia di S. Luca sin dal 1577, sul quale Scipione avrebbe apposto la propria firma (Pupillo, in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra gli ultimi decenni del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento Perugino è [...] ’arte di Perugino rappresenta il trait d’union fra la cultura prospettica del primo Rinascimento umbro e toscano e il classicismo di Raffaello.
Gli anni di formazione fra Arezzo e Firenze
Pietro Vannucci nasce intorno al 1450 a Città della Pieve, in ...
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Architetto e scultore (Firenze 1486 - Venezia 1570), allievo di Andrea Contucci, detto il S., dal quale ereditò anche il toponimico. Seguito il maestro a Roma (1505 circa), partecipò ai lavori iniziali [...] a Firenze), presso la cui abitazione in Borgo pare fosse alloggiato, familiarizzando anche con l'architettura di Bramante e Raffaello. Nel S. Iacopo Apostolo (Firenze, Duomo) o nel S. Giacomo di Compostella (Roma, S. Maria di Monserrato) persistono ...
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Pittore, nato a Genova l'8 maggio 1639, morto a Roma il 2 aprile 1709. In patria scolaro di Luciano Borzone, copiò gli affreschi di Pierin del Vaga nel palazzo Doria; vide e intese le opere lasciate dal [...] Rubens e dal van Dyck. Forse diciottenne, si recò a Roma, attratto probabilmente dal desiderio di studiare le pitture di Raffaello, e vi rimase, tranne brevi interruzioni, tutta la vita. Pare che a Roma abbia cominciato, come tanti altri pittori dal ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...