CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] Londra) e la tarda Conversione di s. Paolo del British Museum di Londra.
Sebbene si ispirasse spesso alle opere di Raffaello e della sua cerchia, di Michelangelo e di altri pittori e per quanto qualche sua composizione dia talvolta più l'impressione ...
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NAVAGERO, Andrea
Igor Melani
Nacque a Venezia nel 1483, ultimo dei quattro figli di Bernardo di Andrea e di Lucrezia Bolani.
Dopo avere studiato retorica con Marcantonio Coccio (Sabellico) nella scuola [...] Intorno al 1516 soggiornò a Roma con Agostino Beaziano, ospite di Baldassarre Castiglione, nella cui dimora fu effigiato da Raffaello Sanzio nel famoso doppio ritratto con Beaziano. Agli anni 1513-16 va ricondotta la maggior parte della sua attività ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] del disegno, in Boll. d'arte, LXVII (1982), pp. 63-88; S. Ferino Pagden, Disegni umbri del Rinascimento da Perugino a Raffaello (catal.), Firenze 1982, pp. 73 s.; C. Fischer, Italian drawings in the J.F. Willeumsen Collection, Copenhagen 1984, pp. 66 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Unico fra i trattati antichi di architettura a essersi tramandato, il De architectura [...] dello spirito applicativo con cui gli architetti del primo Cinquecento guardano a Vitruvio. Forse spronato da fra’ Giocondo, Raffaello cerca infatti nell’antico trattato un aiuto per i gravosi incarichi affidatigli dal papa Leone X, primo fra tutti ...
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CRAFFONARA (Graffonara), Giuseppe
Bruno Passamani
Figlio di Giuseppe, un muratore ladino originario di La Valle in Val Badia, e Teresa Marini, nacque a Riva del Garda (Trento) il 7 sett. 1790; a nove [...] il talento nell'eseguire copie di studio dai maestri. Ne fu un saggio la Deposizione dalla Croce (1818-19) da Raffaello lodata dal Canova e donata al governatore del Tirolo conte di Bissengen (oggi conservata nel Ferdinandeum di Innsbruck).
Nel 1820 ...
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GUARNERIO, Pietro
Monica Grasso
Nacque a Laveno, presso Varese, il 6 genn. 1842. Studiò scultura con Pietro Magni all'Accademia di belle arti di Brera a Milano, città dove risiedette tutta la vita. [...] , 1881).
Nel 1872 partecipò alla II Esposizione di belle arti di Milano con due opere già esposte (Preghiera involontaria e Raffaello giovinetto), nonché Un desio e La sera, opera quest'ultima che inviò anche alla mostra della Royal Academy di Londra ...
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BAGATTI VALSECCHI, Pietro
Pier Fausto Bagatti Valsecchi
Nacque a Milano il 15 apr. 1802, da Giuseppe Bagatti e da Cristina Anelli; fu adottato nel 1824 dal barone Lattanzio Valsecchi (1755-1836), secondo [...] Ambrosiana di Milano dai figli Fausto e Giuseppe (fra cui le porcellane: L'apoteosi di Napoleone, Eva coi figli, Lo studio di Raffaello da un quadro di Francesco Podesti [cfr. A. R. Willard, History of modern Ital. Art, London-New York-Bombay 1898, p ...
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ANSALDI, Innocenzo Andrea
Isa Belli Barsali
Nacque a Pescia il 12 febbr. 1734 da Giov. Gaetano, di famiglia originaria da Voltri (Genova) e trasferitasi a Pescia verso la metà del sec. XVII. Entrò nel [...] della storia sacra e profana e delle lingue. Nel 1772 ritornò a Roma dove conobbe Raffaello Mengs e si esercitò copiando da Raffaello, Michelangelo, Tintoretto, Tiziano, dal Reni e dai Carracci, acquistando così una sciolta maniera accademica. Oltre ...
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Pittore (Vercelli 1477 - Siena 1549). Allievo a Vercelli di G. M. Spanzotti (dal 1490), fu a Milano, dove conobbe i pittori lombardi leonardeschi, e quindi a Siena. La prima commissione senese furono gli [...] artistica di S., che fuse l'esperienza leonardesca con le novità dell'arte fiorentina e la conoscenza di Raffaello, in uno stile narrativo caratterizzato da forme solide, vivo colorismo e morbidezza di contorni, caratteri che si evidenziano ...
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Cardinale, discendente della famiglia imolese (Castel del Rio 1455 circa - Ravenna 1511); da Giulio II, di cui era stato segretario, fu creato vescovo di Mileto (1504), poi di Pavia e cardinale (1505), [...] si rifugiò presso il papa, a Ravenna: qui il duca d'Urbino, chiamandolo traditore, lo uccise. Fu accusato di gravi vizî. Protesse letterati e artisti come Erasmo, Michelangelo e Raffaello, che ne dipinse il ritratto (museo del Prado, Madrid). ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...