Pittore e scrittore d'arte (Zurigo 1741 - Londra 1825). Figlio di Johann Kaspar, nel 1761 prese gli ordini nella chiesa evangelica riformata. Costretto, per le sue idee politiche, a lasciare la Svizzera, [...] il 1778 fu in contatto con N. A. Abildgaard, T. Banks e G. Romney e si dedicò allo studio di Raffaello e di Michelangelo. Stabilitosi definitivamente a Londra, dal 1780 svolse un'intensa attività pittorica e letteraria. Amico di W. Blake, interpretò ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] romana; però si distingue dai più fedeli seguaci del Raimondi per maggiore libertà di aspirazioni. Interpreta, oltre che da Raffaello, dal Parmigianino, dal Rosso Fiorentino, da Tiziano. Giulio Bonasone da Bologna, che opera tra il 1531 e il 1575 ...
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TERENZI, Terenzio
Luigi Servolini
Pittore urbinate della seconda metà del sec. XVI, detto da alcuni il "Rondolino pesarese." Fu allievo di F. Barocci ed è rimasto noto come falsificatore di quadri. [...] composizioni di grandi maestri. Scoperto dallo stesso suo protettore e mecenate, a cui aveva tentato di vendere un falso Raffaello, fu scacciato: sì che, addolorato e ridotto in miseria, morì in ancor giovane età, durante il pontificato di Paolo ...
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HOLKHAM HALL
Arthur Popham
. Residenza dei conti di Leicester, edificata in stile italiano nel 1734 in una località allora deserta e incolta dal primo conte Thomas Coke, su disegno quasi interamente [...] . Sono pure da ricordare una copia del cartone di Pisa, di Michelangelo, e il cartone per La belle Jardinière del Louvre, di Raffaello. Nella biblioteca, molto grande, si trova fra l'altro uno dei libri d'appunti di Leonardo da Vinci, oltre a bei ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] gli ordini religiosi e divenne in seguito commissario della Camera apostolica a Tivoli; Francesco, che ebbe due figli, Barone e Raffaello, ai quali poi lo zio Niccolò lasciò in eredità alcuni suoi beni; e Giuliano, che non ebbe prole.
Giovanissimo ...
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PASSERI, Giuseppe
Cristiano Giometti
PASSERI, Giuseppe. – Figlio di Cesare, nacque a Roma il 12 marzo del 1654 (Pascoli, 1730-36, 1992, p. 301).
La datazione è confermata dalla biografia di Nicola Pio [...] Giovanni Battista, ma il suo vero maestro fu Carlo Maratti che lo fece studiare sui testi canonici del classicismo da Raffaello ad Annibale Carracci, da Guido Reni a Nicolas Poussin. Le qualità di Passeri si rivelarono presto anche grazie a un ...
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NOGARI, Paris
Stefano De Mieri
– Nacque a Roma intorno al 1536, come si deduce dal profilo biografico tracciato da Giovanni Baglione (1642).
Gli inizi appaiono alquanto oscuri, non essendo finora emerse [...] perdeva molto del suo pregio quando le sue opere si trovavano presso o accanto a quelle dell’eccellente soprannominato Raffaello». Baglione (1642, p. 87) afferma, non sappiamo però quanto fondatamente, che Nogari – «uno di quei giovani che la maniera ...
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BELLARMATI, Ippolito
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Nacque a Siena nel 1465, da una famiglia, tra le principali della città, appartenente al Monte dei Nove e legata da vincoli di parentela ai Piccolomini, ai Borghese e ai Petrucci. [...] di Pandolfo il B. fu tra i partigiani del figlio di lui, Borghese, e quindi tra gli avversari del vescovo di Grosseto Raffaello Petrucci, quando questo, nel 1516, con il sostegno di Leone X, si sostituì al cugino nel governo della città: è anzi in ...
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BRACCIOLINI, Iacopo
Cesare Vasoli
Terzo figlio di Poggio e di Vaggia de' Buondelmonti, nacque il 13 nov. 1442. Suo padrino fu il cardinale Ludovico Scarampi.
Educatolo negli "studia humanitatis" il [...] pp. 288 s.: cfr. Walser, p. 301).
Dopo la morte del padre (1459), il B. fu posto sotto la tutela di Raffaello Chelli e di Roberto di Niccolò Martelli; nel 1467 egli e il fratello Giovan Battista rivendicavano dai curatori l'eredità paterna, che il B ...
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FULVIO, Andrea
P. Pelagatti
Antiquario e poeta, nato a Palestrina, visse sotto il pontificato di Leone X e di Clemente VII, fu sacerdote ed arciprete di S. Maria ad Martyres (Pantheon).
A Leone X dedicò [...] testo fu curato dal Fulvio. Ne uscì la ristampa nel 1532. L'erudizione del F. era infatti assai apprezzata da Raffaello, che spesso si accompagnava con lui nella visita alle antichità dell'Urbe. Il F. scrisse anche su argomenti di carattere religioso ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...