FONTANA, Luigi
Caterina Bon
Figlio di Tommaso e di Teresa Barbarossa, nacque a Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) il 29 marzo 1827. Nel 1838 iniziò la sua formazione artistica nel liceo di Macerata [...] l'evoluzione artistica fin dalla metà del secolo: del 1858 è infatti l'affresco con La visione di Ezechiele, libera copia da Raffaello, nella cupola del santuario di S. Nicola dove, tra il 1881 e il 1882, eseguì (in collaborazione con l'Achilli) l ...
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CENNINI, Cennino
Mina Bacci
Pasquale Stoppelli
Nacque da Drea (Andrea) a Colle di Val d'Elsa nella seconda metà del sec. XIV. Il padre era probabilmente pittore, e il C. si indirizzò sulla stessa via, [...] " con una pubblicazione a stampa. Ed è ancora il Tambroni ad avanzar l'ipotesi, pienamente giustificata, che anche Raffaello Borghini conoscesse perfettamente il testo del C. tanto da plagiarlo quasi alla lettera, senza citarne la fonte, nel secondo ...
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DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] al Pantheon, carica ch'era stata del Canova. Sotto la sua zelante reggenza, fu ritrovata (14 sett. 1833) la sepoltura di Raffaello, e il D. ne eseguì il Busto bronzeo che sta di fianco alla tomba.
Nel 1832 fu eletto coadiutore alla direzione dei ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] specie repubblicane, dell'antica Roma. Il L. compose qui vaste scene dal respiro teatrale, attingendo sia alle stanze di Raffaello sia all'opera di Giulio Romano e incrementando il dinamismo dell'immagine con gli audaci scorci e l'intenso cromatismo ...
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COCCETTI, Liborio
Vittorio Casale
Figlio di Giovan Battista e di Maria Lucia Camerini, nacque a Foligno il 23 luglio 1739 (Foligno, Arch. capitolare, Reg. battesimi della cattedrale, n. 1281bis., B [...] limiti alcune sue opere riescono veri capolavori, in cui le componenti della sua cultura (logge di Raffaello, classicismo seicentesco, barocchetto romano, repertori decorativi neoclassici) attenuano ognuna le proprie peculiarità per coesistere in un ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] al 1586 è il ritratto, oggi agli Uffizi, raffigurante Lorenzo de' Medici duca d'Urbino, copia del ritratto eseguito da Raffaello nel 1518, che faceva parte di una serie di ritratti della famiglia Medici, commissionati dal granduca Francesco I, da ...
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DOMENICO Fiorentino (Domenico del Barbiere)
Fabio Fiorani
Nei documenti che attestano la sua attività artistica, certificazioni e atti notarili trovati in Francia, soprattutto a Troyes (Archivio municipale), [...] ; quasi sempre traduce disegni e assai difficilmente rappresenta opere finite degli stessi grandi maestri, quali Michelangelo, Raffaello, le idee dei quali, riconosciute valide universalmente, meritavano di essere diffuse.
Tra gli altri soggetti si ...
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PAGANO, Francesco
Gerardo De Simone
PAGANO, Francesco. – Ignoti sono i termini di nascita e di morte di questo pittore documentato a Napoli nel 1457 e a Valencia dal 1472 al 1481. Verosimilmente nacque [...] p. 46; C. De Seta, L’immagine di Napoli dalla tavola Strozzi a Jan Brueghel, in Scritti di storia dell’arte in onore di Raffaello Causa, Napoli 1988, pp. 105-117; Il Polittico di S. Severino. Restauri e recuperi, a cura di F. Bologna, Napoli 1989; F ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] ], p. 163).
Alla fine della sua vita il B. si dedicò a una serie di cinquantadue incisioni dalle Scene bibliche delle logge di Raffaello (molte di esse recano la sigla "H. B." e la data 1615); ricordate anche nel suo testamento, mostrano uno strano ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] stato nel Settecento il maggior conoscitore d'arte senese, ed uno dei maggiori dell'arte italiana antica fino a Raffaello in senso assoluto".
Fonti e Bibl.: A. Comolli, Bibliografia storico-artistica dell'archit. civile ed arti subalterne, Roma 1788 ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...