FRANGIPANE, Cornelio
Maristella Cavazza
Nacque a Tarcento, nei pressi di Udine, l'8 sett. 1508, da Pietro di Castello e da Giulia Neuhaus, terzo di tredici fratelli.
Fin dal XIII secolo la famiglia [...] C. F. per la morte di Theodoro suo figlio, rimasto inedito. Dalla governante egli ebbe altri due figli, Lucilio e Raffaello, che però non riconobbe, pur lasciando loro vari beni nel suo ultimo testamento, dettato a Venezia il 27 giugno 1584. Come ...
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DOCCI, Tommaso (Thomas Docii, Decii, Doctius)
Paolo Nardi
Nacque da Doccio di Abate, quasi certamente nel 1401 e forse in Siena. La data di nascita si deduce da quella di morte, avvenuta nell'ottobre [...] dell'atrio di sacrestia: "Domini Thomae Doctii et haeredum suorum". Il D., infatti, aveva generato sei figli (Francesco, Raffaello, Ludovico, Antonio, Girolamo e Filippo) e fu il capostipite e l'iniziatore delle fortune della famiglia.
L'opera ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] , quali Gino Capponi, Giacomo Leopardi, Pietro Colletta, Giambattista Niccolini, Alfredo Reumon, Nicolò Tommaseo, Cesare Cantù, Raffaello Lambruschini, ecc. Da quel ritrovo uscirono le manifestazioni più alte e più nobili della letteratura, della ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] nella chiesa dei Ss. Cosma e Damiano e in S. Maria dei Monti, da pontefice solo operò per proteggere gli affreschi di Raffaello in Vaticano o per altri minori interventi (le fontane di S. Maria Maggiore o di piazza Madonna dei Monti). Incaricò Carlo ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] e lombardi, cui facevano capo Manzoni (che, non dimentichiamo, aveva accettato la nomina a senatore del Regno) e Raffaello Lambruschini, conservava una certa autorevolezza e influenza sul piano letterario e culturale, non aveva però avuto la capacità ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] maestri rinascimentali fu fortemente influenzata dalle opportunità del mercato e dalla pratica del dono. Fra i dipinti di Leonardo, Raffaello, Andrea del Sarto e Domenico Beccafumi, il Noli me tangere del Correggio (Madrid, Museo del Prado) e i due ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] Faltoni. Il secondo tipo è quello più comune e che divenne tradizionale nei secoli, e ad esso s'ispirò anche Raffaello per quella vigorosa figura del poeta che introdusse nella Disputa del Sacramento.
Morto il padre, si sarebbe dovuta estinguere ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] ", che riproduce quello di E. Ratdolt (Venezia 1477); l'alfabeto "Paganini" anch'esso fatto disegnare da Raffaello Bertieri, il quale preoccupandosi delle condizioni della nostra arte tipografica promosse a Milano, infaticabilmente, un movimento che ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] origine dal Bramante e dai Sangallo; così la cupola di S. Eligio degli Orefici (1509) di Roma, disegnata da Raffaello, ricorda quella di S. Bernardino d'Urbino costruita forse da Francesco Martini con linee bramantesche: della stessa influenza è la ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] e splendente, mentre preferirà la mezza tinta, l'oscurità e le ombre (si pensi per analogia alla differenza tra Raffaello e Rembrandt); amerà la complessità invece della trasparenza, e ciò si nota perfino nella scrittura: particolarmente tedesco ci ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...