GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] S. Stefano, e della patrizia senese Maria Girolama Bargagli. Compì i primi studi presso gli scolopi della città natale sotto la guida del p. A.M. Rossellini; apprese invece da autodidatta rudimenti di ...
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Letterato italiano (Lucca 1798 - ivi 1858). Fu un purista, ma più temperato di A. Cesari; assai diffusi come testo scolastico i suoi Esempî di bello scrivere (1835). n Il figlio Raffaello (Lucca 1837 - [...] Firenze 1917) pubblicò varî garbati saggi di letteratura italiana, oltre che una Grammatica e una Sintassi dell'uso moderno, opere notevoli, un tempo assai diffuse nelle scuole e ancora oggi di utile consultazione ...
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CATANI, Francesco Maria Xaverio
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Nacque a Firenze il 1° dic. 1755 (non, quindi, nell'anno 1728 come afferma il Capra, p. 24) da Filippo di Anton Raffaello e Maria Rosa [...] di Francesco Magni. La famiglia del C. era numerosa (ebbe tre fratelli: Anton Raffaello, Giovanni Battista, Andrea), e di modeste condizioni economiche; denunziava i propri beni in Firenze nel quartiere di San Giovanni e nel gonfalone della Chiave. ...
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Umanista (Foligno 1432 - Roma 1512). Gonfaloniere più volte in patria, servì a Roma i papi, da Paolo II a Giulio II. Lasciò lettere, poesie, scritti di erudizione, opera maggiore: Historiae suorum temporum, [...] pubbl. solo nel 1853 (libri I-VIII) e 1883 (libri IX-XVII). Raffaello l'effigiò nel quadro della Madonna di Foligno. ...
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ARIOSTO, Galasso
Luisa Bertoni Argentini
Ottavo figlio del conte Niccolò e di Daria Malaguzzi VaIeri, nacque a Ferrara nel 1489. Venne avviato alla carriera ecclesiastica dal fratello Ludovico, che [...] gli dedicherà nel 1517 la II Satira. Trasferitosi a Roma, l'A. entrò al servizio dei cardinali Raffaello Riario, prima, e Innocenzo Cybo poi, cercando probabibnente di ottenere qualche prelatura, come si desume da alcuni versi della I Satira di ...
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CERRETESI, Giuseppe
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Figlio di Agostino e di Maria Maddalena Rosa di Niccolò Cordelli, nacque a Firenze il 7 nov. 1702.
La famiglia possedeva diversi beni situati in Firenze [...] S. Ambrogio, nella via "detta Pietra Piana, con la riuscita in via di Mezzo"; essa fu donata da Agostino al figlio secondogenito Raffaello (nato il 24 ott. 1703) poco dopo il suo matrimonio. Il C. fu garantito nell'atto di donazione solo nel caso in ...
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Umanista (Volterra 1470 - Roma 1516). Professore di eloquenza alla Sapienza a Roma e prefetto dal 1510 della Bibl. Vaticana, autore di discorsi funebri, di lavori filologici, di carmi. In una rappresentazione [...] a Roma dell'Ippolito di Seneca sostenne così bene il personaggio di Fedra da essere poi chiamato con tal nome. Celebre è il suo ritratto dipinto da Raffaello (Firenze, palazzo Pitti), del quale fu amico. ...
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PETRONIO, Giuseppe
Elvio Guagnini
PETRONIO, Giuseppe. – Nacque a Marano di Napoli il 1° settembre 1909 da Nicola e da Concetta Jandolo.
Trascorse l’infanzia a Tripoli (dove la famiglia si era trasferita [...] lavoro del padre, impiegato alle Poste) e a Reggio Calabria, dove compì gli studi liceali (ebbe come insegnante, tra gli altri, Raffaello Morghen); studiò quindi a Napoli (sotto la guida di Vincenzo Torraca) e a Roma, dove ebbe – tra i suoi maestri ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] la decadenza dell’arte nell’inerte ripetizione di formule operata dai seguaci dei grandi maestri del Rinascimento (Michelangelo e Raffaello) e ne definisce i limiti cronologici dal sacco di Roma (1527) all’avvento dei Carracci. È un giudizio che ...
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Storico dell'arte e scrittore tedesco (Reinhardsgrimma, Dresda, 1785 - Dresda 1843). Amico di L. Tieck, si convertì al cattolicesimo. Negli anni 1804-06 fu a Roma e a Napoli, nel 1816 a Firenze; dalle [...] Fu in Italia ancora nel 1828, e ne scrisse in Drei Reisen nach Italien (1832). Altri saggi critici (fra cui quelli su Raffaello, 1831, e su Holbein il Giovane, 1836) lo confermano attento allo studio delle fonti al pari che ai valori formali. Garbato ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...