GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] che era una delle più ricche et felici di tutta l'Europa" (lettera del 22 marzo 1567, m.f. 1566, al fratello Raffaello, Firenze, Arch. Guicciardini, filza LII). Fin dall'inizio, il G. era stato fautore di una linea di conciliazione che evitasse l ...
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PEZZI, Giulia Giuseppina
Maria Teresa Mori
PEZZI, Giulia Giuseppina (Giulietta). – Nacque a Milano il 10 febbraio 1810 da Francesco e Giuseppa Quon.
Il padre Francesco (1783-1831), di origine veneziana, [...] che inargenti pubblicata postuma da Ricordi in Tre ariette inedite (Milano 1838). Nel 1842 ebbe una figlia, Noemi, che Raffaello Barbiera (e poi altri studiosi) attribuisce alla relazione con il musicista Hermann Cohen, allievo di Franz Listz, di ...
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Poeta, nato a Settimo Milanese il 20 agosto 1874. In tempi di futurismo, ha assunto, per una singolare affinità spirituale, la lingua e il tono stesso dei poeti del Quattro e Cinquecento, quali il Boiardo, [...] Vengan quattrini (ivi 1929); Putacaso (ivi 1931); Un po' di baldoria (ivi 1933), ecc. - Assai fine è una biografia romanzata di Raffaello, Cammin breve (ivi 1937) Ha scritto anche libri per ragazzi e racconti di viaggi, da lui compiuti spesso a piedi ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] che per tutti gli artisti il Vasari si fosse posto il problema critico, come se lo pose nel 1568 per Michelangelo, Raffaello e Tiziano: ma per tutti gli altri il Vasari non sentiva un interesse critico cosi appassionato, né aveva ricevuto l'impulso ...
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PELOSINI, Narciso Feliciano
Rossana Dedola
– Ultimo di cinque fratelli e sorelle, tre dei quali morirono in giovane età, nacque a Fornacette (Pisa) il 9 giugno 1823 da Giuseppe e da Maddalena Franchi. [...] dove era entrato a far parte dell’ambiente intellettuale, conobbe Felice Tribolati, Francesco Buonamici, Giuseppe Puccianti, Raffaello Fornaciari, Giuseppe Chiarini, Ottaviano Targioni-Tozzetti, Isidoro Del Lungo. Proprio Tribolati contribuì alla sua ...
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GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] G. nei ranghi della letteratura fiorentina ufficiale fu agevolato dall'amicizia che egli strinse con il giovane Raffaello di Francesco di Raffaello di Giuliano de' Medici (1543-1629) verosimilmente dall'inizio degli anni Sessanta, stante la dedica a ...
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DEL BENE, Bartolomeo (Baccio)
Paolo Procaccioli
Nacque il 9 nov. 1514 probabilmente a Firenze, e non in Valdelsa (come ipotizzavano il Negri e il Couderc), dal banchiere Niccolò di Albertaccio di Vieri [...] vescovado di Alby; Lorenzo, che morì in giovane età, e Margherita, della quale si sa che nel 1571 sposò un Raffaello di Bilicozzo di Bilicozzo Gondi. Quasi a conformare l'itinerario della propria vita su quello paterno, subito dopo il matrimonio (ma ...
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DELLA RENA (Dell'Arena, Rena), Orazio
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Prato il 30 marzo 1564 (l'atto in Arch. di Stato di Prato, Comunale,n. 2983, C. 55v) da Fulvio di Giuliano di Colle Val d'Elsa [...] allora primo segretario di Stato. Iniziò la carriera burocratica come segretario di legazione a Ferrara, presso l'ambasciatore residente Raffaello Medici (vi giunse il 27 genn. 1589) e si dimostrò subito attento osservatore dello Stato e della corte ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] dei vari personaggi, ma anche nella citazione di capolavori consacrati (esempio notevole la Parodia della scuola di Atene di Raffaello di J. Reynolds). Questo tipo di p. ebbe successo presso i surrealisti.
Con significato più generico di imitazione ...
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FEA, Leonardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Chieri (Torino) il 10 luglio 1810, gemello di Vincenzo Raffaele - che sarà orologiaio di vaglia, pur morendo a soli ventitré anni -, da Pietro e da Maddalena [...] tecnica dell'incisione, egli pervenne in questo campo a risultati molto soddisfacenti, specializzandosi nel ritratto (ritratti di Raffaello, Leonardo, C. Colombo, Giovanni dalle Bande nere, Rubens): tra tutti ebbe vastissima tiratura e diffusione una ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...