FLAMINIO, Giovanni Antonio
Valeria De Matteis
Discendente da una famiglia di cui alcuni componenti svolsero ambascerie per conto di Francesco Sforza, nacque nel 1464 ad Imola dal cavaliere Lodovico [...] Giulio Cesare e Benedetto, giurisperiti, Sebastiano e Onorio, filosofi e medici, Gabriele, poeta e medico.
Condiscepolo di Raffaello Riario, dopo i primi insegnamenti dì M. Faello, proseguì brillantemente gli studi a Bologna con l'insigne docente e ...
Leggi Tutto
CEFFINO, Zanobio
Claudio Mutini
Nacque a Firenze nell'anno 1499, ultimo figlio di Giuliano e di Francesca Di Girolami. In data non precisabile egli sposò Giulia, che era figlia di Alessandro Farnese: [...] di Montefiascone. Sotto il pontificato di Paolo III fu in rapporti con Baldassarre Turini, il datario apostolico che Raffaello aveva nominato suo esecutore testamentario.
Il Turini possedeva una villa sul Gianicolo, che Giulio Romano aveva abbellito ...
Leggi Tutto
ARCO, Nicolò d'
Gerhard Rill
Nacque nel 1492 o 1493 forse ad Arco dal conte Ulrico e da Susanna, nata contessa Collalto-Credazzo. Studiò all'università di Padova fra il 1511 ed il 1521, nel qual periodo [...] posto fine ad una lite familiare degli Arco procurando la divisione del patrimonio fra gli eredi. Per il monumento sepolcrale di Raffaello morto il 6 apr. 1520, compose due distici, ma fu superato dal Bembo. A Padova ed a Bologna conobbe diversi ...
Leggi Tutto
FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] gli ordini religiosi e divenne in seguito commissario della Camera apostolica a Tivoli; Francesco, che ebbe due figli, Barone e Raffaello, ai quali poi lo zio Niccolò lasciò in eredità alcuni suoi beni; e Giuliano, che non ebbe prole.
Giovanissimo ...
Leggi Tutto
BRACCIOLINI, Iacopo
Cesare Vasoli
Terzo figlio di Poggio e di Vaggia de' Buondelmonti, nacque il 13 nov. 1442. Suo padrino fu il cardinale Ludovico Scarampi.
Educatolo negli "studia humanitatis" il [...] pp. 288 s.: cfr. Walser, p. 301).
Dopo la morte del padre (1459), il B. fu posto sotto la tutela di Raffaello Chelli e di Roberto di Niccolò Martelli; nel 1467 egli e il fratello Giovan Battista rivendicavano dai curatori l'eredità paterna, che il B ...
Leggi Tutto
FULVIO, Andrea
Massimo Ceresa
Nacque intorno al 1470. Lui stesso si dichiarò nativo di Palestrina, pur essendosi a volte autodefinito "Sabino", così da far pensare che la sua famiglia provenisse da [...] lui le rovine di Roma; il F. indicava all'artista quelle rovine che secondo lui avevano un precipuo interesse archeologico, e Raffaello ne eseguiva uno schizzo. Alla morte dell'urbinate, a raccoglierne l'eredità non fu comunque il F., ma piuttosto il ...
Leggi Tutto
BEAZIANO (Beazzano, Bevazzano), Agostino
Francesco Tateo
Nacque a Treviso da famiglia di origine veneziana (Francesco Beaziano un secolo prima era stato cancelliere della Repubblica), non si sa in quale [...] nella Galleria Doria in Roma. Esso si trovava nel sec. XVI nella casa del Bembo in Padova (cfr. V. Golzio, Raffaello nei documenti, nelle testimonianze dei contemporanei e nella letteratura del suo secolo, Città del Vaticano 1936, p. 162).
Opere: Il ...
Leggi Tutto
INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] Museum di Boston). L'onore di così illustre raffigurazione dovrà indurre a rinvenirvi più che un semplice tributo da parte di Raffaello all'I., che non soltanto fu in rapporti con l'artista a partire dal 1510, ma forse vi collaborò come consulente ...
Leggi Tutto
DAVANZATI, Bartolomeo
Paolo Procaccioli
Nacque, probabilmente a Firenze, intorno alla metà del sec. XV.
Il Passanolo identificò con un omonimo nato nel 1395, ma a torto: il D. è infatti noto solo come [...] Piera di Francesco di Conte di Francesco e che ebbe tre figli, Mariotto (n. 16 marzo 1500), Simone (n. 15 giugno 1502) e Raffaello (n. 23 marzo 1505).
L'opera per la quale il D. è noto è un rifacimento in versi di una novella largamente conosciuta ...
Leggi Tutto
BRUNO, Cola (Nicola)
MMutini
Nacque a Messina, in un anno non posteriore al 1480, da famiglia di modesta fortuna. Fu conosciuto dal Bembo quando questi si recò a Messina alla scuola di Costantino Lascaris [...] galanti. Da Padova, e dopo qualche soggiorno a Ferrara, si trasferì nel 1507 alla corte di Urbino, dove conobbe presumibilmente Raffaello, e da Urbino a Roma, fissando la sua dimora in questa città sin dal 1512. Fattosi chierico, ottenne nel 1513 ...
Leggi Tutto
raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...