MANETTI, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, dove fu battezzato l'8 genn. 1609 (Rutilio Manetti, 1978, p. 56), figlio secondogenito di Lisabetta Panducci e di Rutilio, il più eccellente e quotato [...] al pozzo nel 1649, donde si può ricavare qualche indizio di un interessamento per la maniera aggiornata in senso barocco di Raffaello Vanni. Nel 1649 si colloca anche la tela raffigurante la Madonna che mostra a due sante l'immagine di s. Domenico ...
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ASIOLI, Giuseppe
Alfredo Petrucci
Nacque il 24 ag. 1783 da Quirino e da Benedetta Giovanelli, a Correggio. Pur vivendo in una casa ove tutti, da suo padre organista ai suoi tre fratelli e alle sue quattro [...] degli Angeli di Ch. Le Brun, e nel 1814 aveva anche rintagliato dello stesso Edelinck la Sacra Famiglia del 1518 di Raffaello, così, stando in Modena, prese a rintagliare la Maddalena del Correggio, pubblicata nel 1809 da un altro cultore e teorico ...
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FONTANA
Corrado Leonardi
Famiglia di ceramisti originaria di Casteldurante (odierna Urbania) ed attiva ad Urbino nel XVI secolo.
Il cognome risale almeno al 1553 e si deve a Guido (Guido Durantino), [...] , la rena, la feccia e l'argilla, più due quadri grandi e due piccoli, tra cui una, non meglio nota, Maddalena di Raffaello. L'onere di tenere con sé per tre anni i nipoti Domitilla e Flaminio, figli del defunto Nicola, gravò invece su Orazio, che ...
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BAGLIONI, Bartolomeo, detto Baccio d'Agnolo
Luciano Berti
Nacque a Firenze il 19 maggio 1462. Già il padre (Agnolo) esercitava l'arte del legnaiolo, e fu in questo settore che Baccio dapprima si specializzò [...] palazzo Bartolini un nuovo modello adeguato al classicismo primocinquecentesco.
Dall'oggi distrutto palazzo Branconio dell'Aquila di Raffaello, a Roma, può aver attinto il motivo delle finestre con pilastri e sormontate da timpano, fiancheggiate da ...
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CAMUCCINI, Vincenzo
Anna Bovero
Figlio di Giovanni Battista, commerciante in carbone di famiglia ligure, e di Teresa Rotti, nacque a Roma il 22 febbr. 1771. Incoraggiato e materialmente sostenuto dal [...] Sacrificio di Noè, esercitazione di scolaro quattordicenne, convien citare, come già significativa dell'interpretazione neoclassica di Raffaello, la copia della Deposizione (1789) eseguita dal C. per lord Bristol (Roma, propr. Camuccini). A fondare ...
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CALVART (Calvaert), Denis (Denys, Dionisio), detto Dionisio fiammingo
Paolo Borghi
Nacque probabilmente ad Anversa dal mercante Denis Caluwaert e da Marguerite van de Venne, che dai documenti dell'archivio [...] C. abbandonò il Sabbatini. Rimase tuttavia a Roma e si dedicò esclusivamente allo studio dei pittori da lui considerati eccellenti, Raffaello in primo luogo. È il periodo delle copie e dei numerosi disegni che gli procurarono nuova fama e protezioni ...
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FONDULO (Fonduli), Giovan Paolo
Francesca Campagna Cicala
Nacque intorno alla metà del sec. XVI nel Cremonese, forse a Castelleone, dove si era stabilita la famiglia - discendente da Cabrino Fondulo, [...] ., Vincenzo da Pavia, detto il Romano, pittore in Palermo nel Cinquecento, Palermo 1916, pp. 109 s.; G.B. Ferrigno, Lo Spasimo di Raffaello e il pittore cremonese G.P. F., in Il Vomere (Marsala), 9e 16ag. 1936; S. Bottari, L'arte in Sicilia, Messina ...
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BUTI (Butti), Lodovico
Silvia Meloni Trkulja
Pittore fiorentino, nato verosimilmente tra il 1550 e il 1560, morto il 9 ag. 1611. Sono documentate sue cariche nell'Accademia del disegno dal 1582 al 1610, [...] sicurezza non sono molte. Intorno al 1585 fornì un'effigie di Leone X (Firenze, Museo Mediceo), derivandola da quella di Raffaello, per la serie aulica dei ritratti medicei; nel 1586 siglò e datò una pala d'altare (Annunciazione)con predella nella ...
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AGOSTINO Milanese (Agostino di Bramantino)
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Pittore, attivo in Milano nella seconda metà del sec. XV, è ricordato da G. P. Lomazzo nel suo Trattato dell'arte de la pittura per aver dipinto, con abile [...] Bramante, affrescando, per ordine di Niccolò V, quelle stanze vaticane, che furon poi "gettate a terra" da Giulio II perché Raffaello vi dipingesse la prigionia di s. Pietro ed il miracolo del corporale di Bolsena. Per il Vasari, cioè, il Bramantino ...
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CERASOLI, Domenico
Nato a Roma nel 1739, lavorò come mosaicista nello Studio del mosaico della Reverenda Fabbrica di S. Pietro per tutta la seconda metà del sec. XVIII e per il primo decennio del successivo.
Da [...] che risana lo storpio, tratto dal dipinto di Francesco Mancini.
Nel 1761 cominciò a porsi in mosaico la Trasfigurazione di Raffaello, da una copia eseguita nell'anno 1758 dal pittore Stefano Pozzi. Attendevano al lavoro il C., Giuseppe Ottaviani ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...