La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] un brillante interprete della società italiana così come era articolata nella penisola. Così, nelle parole del toscano Raffaello Lambruschini, abate e al tempo stesso possidente, la religione si confermava «garanzia dell’ordine pubblico» e costituiva ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] grandi specialisti di vari ambiti degli studi storici italiani (come Nicola Turchi, Bacchisio Motzo, Alberto Pincherle, Raffaello Morghen, Ambrogio Donini, Giorgio Levi Della Vida), pur essendo ormai lontano dalla radicalità delle posizioni maturate ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] Milano 1986, ad Ind.; Vita civile degli italiani… Ambienti, mentalità…, a cura di C.D. Fonseca, Milano 1987, ad Ind.; Studi su Raffaello, a cura di M. Sambucco Hamoud - M.L. Strocchi, Urbino 1987, ad Ind.; L. Mazzoldi, I marchesi… a Ferrara nel 1504 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] influenza soltanto quando quei Quaderni furono pubblicati, ossia dal 1949 in poi.
Al Buonaiuti, in gran parte, si rifece Raffaello Morghen che prese a coltivare l’idea, sostenuta anche dal Falco, del Medioevo europeo come epoca di piena coincidenza ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] 1986 (con bibl.).
F. Bologna, Un'aggiunta a Lello da Orvieto, in Scritti di storia dell'arte in onore di Raffaello Causa, Napoli 1988, pp. 46-51.
A. Martindale, Simone Martini, Oxford 1988.
F. Bologna, Conclusioni (e proposte), in Simone Martini ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...