radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] quelli studiati per primi; già nel 1899-1900 Becquerel e altri mostrarono che i raggi β sono deviati da campi magnetici ed elettrici in modo analogo ai raggicatodici, che essi hanno uno spettro continuo di energia, che la loro carica specifica è ...
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Biologia
T. midollare
Detto anche t. neurale, è nell’embrione dei Vertebrati l’abbozzo del neurasse, cioè dell’encefalo e del midollo spinale. Si origina dalla piastra midollare, cioè da quel territorio [...] fisiche regnanti in esso (t. a vuoto, a gas ecc.) o a fenomeni che in esso si svolgono (t. a scarica, elettronico, a raggicatodici ecc.) o, infine, al nome dell’ideatore, per es. il t. di Kundt (➔ Kundt, August) o il t. di Quincke (➔ Quincke, Georg ...
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Metodo di rilevamento planimetrico e altimetrico del terreno, che impiega determinate vedute fotografiche del terreno stesso. Si parla di f. terrestre e di f. aerea (o aerofotogrammetria) a seconda che [...] si individua su di esso il punto di intersezione A dei raggi luminosi provenienti dai punti A′ e A″ dei due raggicatodici munito di apparecchi per la deflessione orizzontale e verticale dei raggi e da una cellula fotoelettrica colpita dai raggi ...
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Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] corpuscolare (r. neutrali) non deviata da campi elettrici e magnetici, costituita di atomi e molecole neutre (non ionizzate).
Raggicatodici (o negativi)
R. corpuscolari costituiti da elettroni, uscenti, per bombardamento di ioni positivi, dal ...
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Strumento che permette la visualizzazione e la misura di fenomeni oscillatori o comunque variabili nel tempo. L’uso dell’o. è essenziale nel campo delle misure elettriche ed elettroniche.
O. analogici
Un [...] lo strumento è in grado di visualizzare. Essi sono generalmente differenti se valutati relativamente al solo tubo a raggicatodici ovvero all’intero oscilloscopio. Nel primo caso, la sensibilità di deflessione cresce con la lunghezza delle placchette ...
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Geologia
Minerale costituito da carbonio cristallizzato nel sistema monometrico. I cristalli di d. hanno di solito forma di ottaedro e di esacisottaedro con gli spigoli talora rientranti e le facce spesso [...] dagli acidi più energici e biocompatibile. Presenta fenomeni di luminescenza e fosforescenza diversi, particolarmente se esposto ai raggicatodici. Scaldato ad alta temperatura nel vuoto si trasforma in grafite, mentre nell’aria brucia con debole ...
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Scienza militare
Pezzo di artiglieria di calibro superiore ai 20 mm, a canna lunga, generalmente rigata e a tiro teso. Il suo impiego richiede di massima l’installazione su apposito supporto (affusto).
I [...] collimato di elettroni (fig. 2); ne sono dotati, per es., i microscopi elettronici e i tubi a raggicatodici. È costituito da un elettrodo catodico (a), riscaldato da un filamento (b), che emette elettroni, con intensità regolata da una griglia (c ...
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Particella elementare leggera, portatrice di una carica elettrica negativa di cui tutte le cariche esistenti in natura sono multipli interi (a parte il segno): la carica elettrica e dell’e. costituisce [...] , ipotizzò l’esistenza di un atomo di elettricità che poi chiamò elettrone (1891). Nel 1897, J.J. Thomson, sperimentando sui raggicatodici, rivelò per la prima volta l’e. e constatò che esso possedeva una massa, sia pure molto piccola (circa 1837 ...
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Fisico e chimico inglese (Londra 1832 - ivi 1919); fondatore (1859) del Chemical News che diresse fino al 1906; socio straniero dei Lincei (1908). Isolò nel 1861 il tallio, determinandone accuratamente [...] col tubo che porta il suo nome e dette significativi contributi alla determinazione della natura corpuscolare dei raggicatodici. Inventò il radiometro e lo spintariscopio. Ingegno versatile, si interessò anche di problemi psichici e parasensoriali ...
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Fisico tedesco (Fulda 1850 - New York 1918). Prof. a Würzburg, Marburgo e quindi a Strasburgo. Effettuò, negli anni intorno al 1895, importanti ricerche sui raggicatodici, valendosi principalmente del [...] tubo che porta il suo nome, prototipo da cui derivano i moderni tubi a raggicatodici; scrisse varie memorie sulla teoria elettromagnetica della luce. Si dedicò alla radiotelegrafia, elaborando un sistema non dissimile da quello Marconi, adottato in ...
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catodico
catòdico agg. [der. di catodo] (pl. m. -ci). – Che riguarda il catodo o emana da esso: bagliore c., nella scarica elettrica in un gas rarefatto, zona luminosa che si produce in prossimità del catodo; raggi c., forma particolare di...
raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», ecc.]. – 1. a. Emanazione di luce da...