cobaltoterapia
L’impiego terapeutico dell’isotopo radioattivo del cobalto (cobalto 60). Fa parte dei metodi di terapia dei tumori maligni, ed è basata sull’erogazione di raggi beta e gamma emessi dal [...] cobalto radioattivo ormai sostituito dall’acceleratore lineare. Gli acceleratori lineari utilizzano elettroni che ottengono una diversa distribuzione della dose scaricando l’azione su piani superficiali ...
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Sigla di Auger Electron Spectroscopy, una spettroscopia elettronica per analisi chimica nella quale sono rivelati gli elettroni Auger emessi dal campione eccitato per bombardamento di elettroni lenti.
Se [...] più interni. In quest’ultimo caso i buchi possono essere colmati dagli elettroni più esterni sia con emissione di raggi X sia per emissione di elettroni secondari che vengono analizzati assieme ai fotoelettroni. L’energia cinetica degli elettroni ...
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Apparecchio per il rilevamento della velocità dei veicoli in transito sulle strade: funziona in modo da misurare il tempo impiegato dal veicolo nell’attraversare due fasci di raggi laser perpendicolari [...] all’asse stradale, opportunamente distanziati, provenienti dall’apparecchio stesso. Nel caso in cui la velocità del veicolo sia superiore al limite prescritto, l’a. comanda una macchina fotografica o una ...
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Fisica
Processo spontaneo, o provocato artificialmente, per cui un nucleo atomico si trasforma in un nucleo diverso emettendo particelle varie (α, β, mesoni ecc.) ed energia elettromagnetica (raggi γ).
Per [...] la costante di d. (o costante di decadimento) ➔ radioattività.
Medicina
In neurologia, lacune di d., aree di rarefazione del tessuto cerebrale intorno ai vasi sclerotici, di importanza determinante ...
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Sigla di electromagnetic nuclear pulse, di uso internazionale per indicare la radiazione elettromagnetica di grande intensità che si sviluppa contemporaneamente all’esplosione nucleare. Nasce dalla interazione [...] dei raggi γ, prodotti nell’esplosione nucleare, con l’atmosfera. L’intensità e il raggio d’azione di questo effetto collaterale dipendono essenzialmente dall’intensità e dall’altezza dal suolo dell’esplosione. ...
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Fisico italiano (Mantova 1924 - Torino 2005), professore presso l'univ. di Torino dal 1959. Autore di significative ricerche sperimentali riguardanti lo studio delle particelle elementari e dei raggi cosmici [...] (con la tecnica delle emulsioni nucleari, mediante la quale ha ottenuto risultati di grande rilievo, e successivamente con tecniche di rivelazione attive); è stato tra i promotori della realizzazione del ...
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diffrattometro
diffrattòmetro [Comp. di diffrazione e -metro] [MTR] [OTT] (a) Specific., denomin. di spettrometri e spettrografi utilizzanti un reticolo di diffrazione e, in partic., di quelli a raggi [...] X, destinati a misurazioni (v. le varie voci dedicate alla spettroscopia). (b) Generic., un dispositivo a diffrazione, anche senza scopi metrologici ...
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Fisico tedesco (Darmstadt 1859 - Dresda 1922), prof. al politecnico di Dresda (1893), quindi a Giessen e di nuovo a Dresda (1900). Le sue ricerche principali si riferiscono ai raggi ultravioletti; nel [...] 1888 scoprì l'effetto fotoelettronico di superficie (effetto Hertz-Hallwachs) ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] è omologa a un’altra p., o a una famiglia di p., la cui struttura terziaria sia già stata risolta mediante cristallografia a raggi X. Il primo successo di questo metodo è stato la previsione della struttura di una p. codificata dall’HIV, omologa a ...
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Fenomeno che si determina nella propagazione di grandezze di natura ondulatoria, consistente nel fatto che se vi sono ostacoli di qualsiasi genere sul cammino di un’onda (corpi opachi più o meno estesi, [...] d. alla Fresnel o in campo vicino. La fig. 5 illustra la disposizione tipica per la d. alla Fraunhofer. Un fascio di raggi paralleli a incide normalmente su uno schermo b, nel quale è praticata una fenditura, per es. rettangolare, larga s e lunga t ...
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ragghiare
v. intr. (io ràgghio, ecc.). – Variante, ant. o pop. tosc., di ragliare: sforzandosi ben di mostrarsi un gran maestro di canto, che pareva uno asino che ragghiasse (Boccaccio); sbadigliando urla o ragghia come un asino (Della Casa).