Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] del 1804 Due frammenti di una storia politica d’Italia e nell’altro del 1805 Sul Regno d’Italia l’esigenza reggente il ragionamento è «l’unione delle due nazioni dei vincitori e dei vinti», sia essa da attribuire «a gloria dei goti o dei longobardi ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] scrittori del buon secolo della lingua toscana, a cura di A. Mannelli, Firenze 1733, p. 269; Epistola o sia Ragionamento di messer Lapo da Castiglionchio colla vita del medesimo composta dall'abate Lorenzo Mehus, Bologna 1753, p. 192; J. Salviati ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] naturale e storia. Note su G. e Vico, in Archivio di storia della cultura, XIII (2000), pp. 27-51; C. Carena, Critica della ragion poetica di G.V. G.: l'immaginazione, la fantasia, il delirio e la verosimiglianza, Milano 2001; R. Lo Bianco, G.V. G. e ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] o a nome dei colleghi nella stessa situazione, forse in occasione di un concilio, espose in una pubblica dichiarazione le ragioni per cui questi vescovi rifiutavano la comunione romana: affermavano che il papa aveva agito da nemico del concilio e lo ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] e liberista.
Nel 1931il D. rifiutò il giuramento di fedeltà al fascismo e si ritirò dall'insegnamento; per le stesse ragioni lasciò nel 1934 l'Accademia dei Lincei. Nella prefazione all'edizione tedesca del trattato di scienza delle finanze (1932 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Pacioli
Daniela Parisi
Personaggio dai molteplici talenti, Luca Pacioli, formatosi all’aritmetica commerciale e iniziata parallelamente l’attività mercantile, cambiò presto la priorità dei suoi [...] Ragusa (od. Dubrovnik), l’opera fu stampata a Venezia.
Qui è doveroso ricordare quanto rilevante fosse il compito svolto dal ‘ragioniere’ o ‘quaderniere’ in secoli in cui la situazione del mercato monetario era a dir poco confusa: il cambio tra once ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] le sue opere. Una delusione cocente che lo aveva indotto, nel 1901, a gettare "entro la stufa" il manoscritto della "Ragione criminale, frutto di quarant'anni di meditazione, dal '56 al'96 circa, condensato in alcune migliaia di aforismi"; e nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Serra
Alessandro Roncaglia
Antonio Serra, cosentino, avrebbe potuto ambire al titolo di fondatore dell’economia politica con il suo libro Breve trattato delle cause che possono far abbondare [...] gli altri da Luigi Einaudi (1938):
Il silenzio sul fine da conseguire (abbondanza d’oro e d’argento) e il lungo ragionare delle cause [...] atte a produrre quel fine indicano dove batta il pensiero del Serra: non lo interessano tanto il fine quanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] sociale e politico intenzionato non soltanto a vivere ma a vivere bene, e cioè mettendo in pratica il dettato della ragione: lo Stato come realizzazione dell’operazione specifica e propria dell’ente uomo. Ed è in questo contesto, naturale e razionale ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] Miches; le Lettere della stessa Lucrezia, per G. Scotto, e infine il Dialogo di M. Hortensio Lando nel quale si ragiona della consolatione et utilità che si gusta leggendo la Sacra Scrittura, per Arrivabene.
Con il Dialogo, opera licenziata sotto il ...
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ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...