Ragionamento perfettamente condivisibile. Una certa pubblicistica tende, per l’appunto, a gettare nello stesso calderone ogni novità interpretata come deviazione dalla norma. Chiunque si occupi di linguistica [...] sa bene che, a livello strutturale, il c ...
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Il ragionamento va capovolto: il sintagma nominale, che nella frase funziona da gruppo del soggetto, Il poeta Ugo Foscolo, ha nel suo interno il gruppo nominale (e soggetto stricto sensu) Ugo Foscolo e [...] l’apposizione poeta. Questo secondo i termini d ...
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In realtà, il ragionamento va ribaltato: «è chiaro che se l’ipotesi si fosse realizzata, le conseguenze avrebbero avuto luogo nel presente» va corretto in «è chiaro che l’ipotesi espressa nella protasi [...] non si è realizzata», infatti sappiamo in parte ...
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Senz'altro il ragionamento proposto funziona. Del resto le spinte analogiche "regolarizzatrici" sono sempre in azione nella nostra lingua. Peraltro, se la presenza di pulcina è meno frequente rispetto [...] a quella di cavalla, a prescindere dalle attesta ...
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La mentalità notarile, ammesso che sia legata strettamente alle capacità di ragionamento logico, non serve, quando si ragiona di lingua. In questo àmbito, non si può nemmeno mettere, di solito, la mano [...] sul fuoco della logica. Perché la lingua non ha ...
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In una frase che non ha il pregio della scioltezza di stile, intento rischia di essere interpretabile come sostantivo e non, com'è intenzione (o intento) dell'autore, come aggettivo, nel significato di 'teso, concentrato nel raggiungere un obiettivo ...
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Il ragionamento è corretto e condivisibile. Va notato, però, che, a causa del forte e crescente influsso dell'inglese sull'italiano negli ultimi cinquant'anni, vi è una tendenza non sottovalutabile a declinare [...] i latinismi al plurale. Ciò accade, in ...
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ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...
Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...