Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] dire che la ratio appartiene all’ambito della realtà naturale e animale. Se l’istinto è la guida della vita animale, la ragione è la guida della vita umana. La sola differenza è che il primo determina nei bruti un comportamento univoco e ripetitivo e ...
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Platone
Stefano De Luca
Il filosofo delle idee
Platone è – insieme al suo grande allievo, Aristotele – il più importante pensatore dell’antichità. Per comprendere l’ispirazione della sua filosofia, [...] loro essere: le cose sensibili sono infatti copie imperfette delle idee.
Alle idee l’uomo accede tramite il puro ragionamento, perché esse si trovano già nella nostra anima. Facendo sue le dottrine orfico-pitagoriche (Orfeo), Platone ritiene che l ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] come quelle di E. Bernstein, di M. Adler e degli altri esponenti del cosiddetto austromarxismo, che recuperavano le ragioni etiche del s. e ne rigettavano le basi scientifiche. Le estreme conseguenze, anche scissionistiche, di questa controversia si ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] tale verità. Un’influenza aristotelica è innegabile. Essa è chiara anche nel modo nel quale Pietro conduce il ragionamento filosofico, ove – come da parte del suo studente Tommaso d’Aquino – è mantenuta una chiara distinzione tra filosofia ...
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JUDAH BEN SALOMON HA-COHEN MATQAH
CCesare Colafemmina
Filosofo, nato a Toledo verso il 1215 da una celebre famiglia di astrologi, fu discepolo di Meir Abulafia (1170?-1244), il più famoso rabbino spagnolo [...] che come "principio della nostra santa fede" (ibid., p. 48 n. 21).
J. non è contrario alla scienza conseguibile col ragionamento umano, ma ne sottolinea con vigore la limitatezza, senza l'ausilio della scienza che Dio ha rivelato oralmente a Israele ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] natura, sulla struttura della realtà fisica e materiale di essa, e alla possibilità di comprenderla per il tramite di un ragionamento o matematico, come nel caso di Roberto Grossatesta, o empirico, come nel caso di Ruggero Bacone. Furono poi proprio ...
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FIORENTINO, Francesco
Luca Lo Bianco
Nacque a Sambiase (ora Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro) il 10 maggio 1834 da Gennaro e Saveria Sinopoli; della sua educazione si occuparono gli zii materni [...] a Montecitorio sulla convenzione di Basilea, in cui si soffermava sulle caratteristiche dello Stato moderno. Egli avviava il ragionamento delineando il passaggio dallo Stato "religioso" a quello "guerriero" e i passaggi successivi fino allo Stato ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] economica e giuridica, le tradizioni, i costumi e i simboli di una collettività. Weber mette in luce non solo le ragioni della loro rilevanza per l'agire sociale, compreso quel particolare tipo di agire che è l'agire scientifico, ma indica anche ...
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Inconscio
Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, [...] 'in rappresentanza' di un altro, come suo simbolo; i principi della logica formale (di identità, di non contraddizione, di ragione sufficiente) non contano per l'inconscio.
La modalità del pensiero che, esplorando l'inconscio, si ha l'impressione di ...
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GRAZIADIO da Ascoli
Sonia Gentili
Visse nella prima metà del sec. XIV; il suo luogo di provenienza è concordemente individuato in Ascoli Piceno, con l'unica eccezione del Pignon, che lo dice "lombardus". [...] Vincenzo da Urbino, che nel manuale è annoverato tra i discepoli dell'autore, divenne lector nel convento bolognese. Il ragionamento appare però debole, nel caso specifico, in quanto Filippo si riferisce al discepolato di Vincenzo come a un fatto ...
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ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...