Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] vera che è possibile invece cogliere con l'esprit de finesse. Non dunque la ragione è la via che conduce l'uomo a superare la propria miseria: anzi, proprio la ragione lo fa sprofondare in un abisso di disperazione, fa più bruciante l'esperienza del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] (Lettere, 1° vol., f. 227r-v).
La società si rivela così un campo di forze nel quale perennemente si confrontano fortuna e ragione:
Per il che la sorte, ai buoni huomini invidiosa, con tutte le sue forze si ingegna, e sforza che in nessun luogo regni ...
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Ateniese (metà del 5º sec. a. C.), contemporaneo dell'oratore omonimo con cui fu spesso confuso. Scrisse opere di carattere morale (Sulla verità, in polemica con Protagora; Sulla concordia; Sull'interpretazione [...] , fino a ottenere un poligono inscritto esattamente coincidente con la circonferenza, per la piccolezza dei suoi lati. Tale ragionamento è, certamente, un sofisma. L'errore sta nell'identificare un procedimento approssimato con una regola esatta di ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] le leggi e le nozioni che Aristotele e gli altri filosofi danno della scienza, se non si dimostra che è impossibile che la ragione che si apporta, o che la cosa che si propone, non sia vera. Il che basta a convincere coloro che si servono della ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] successivi. La connessione di causa ed effetto - è questa la più celebre confutazione di H. - non è fondata su un ragionamento a priori, ma soltanto sulla nostra abitudine all'osservazione di certi fenomeni. Se una palla di biliardo si muove verso un ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] questo, che in seguito a un colpo del suo strumento si è formata ora una cavità ora una superficie piana, ma aggiungerà per quale ragione abbia dato quel colpo e in vista di quale scopo; dirà la causa» (ibidem, 641 a 9-13).
La causa in questione è ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] di sopra di ogni altro intelligibile me stesso, una volta che sono disceso dopo una tale sosta nel mondo divino dall’intelletto alla ragione discorsiva, non so spiegarmi come mai discendo ancora una volta, e in che modo mai l’anima mi si sia venuta a ...
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BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] che lo interessa è la filosofia morale: il comportamento dell'uomo, la sua natura ed il suo fine la struttura stessa della ragione, la legge naturale e la società civile. Già nel 1755, in una lettera alle Novelle letterarie di Firenze, dichiarava di ...
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Matematico, fisico, filosofo tedesco (Mulhouse 1728 - Berlino 1777), d'origine francese. Fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder [...] concetti base e degli assiomi che reggono la metafisica, ed ebbe grande influenza sia sull'opera di Tetens sia sulla Critica della ragion pura di Kant. In campi più strettamente tecnici, avvertì l'esigenza di una riforma della logica wolffiana e tese ...
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NEOPOSITIVISMO
Paolo FILIASI CARCANO
. Movimento contemporaneo (detto anche positivismo logico o empirismo logico) di metodologia della scienza e di critica della conoscenza, esplicantesi attraverso [...] può essere dedotta formalmente da altre (queste ultime regole corrispondono praticamente alle cosiddette regole del ragionamento). L'analisi sintattica (malgrado il suo carattere astratto) è ugualmente importante perché permette di comprendere ...
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ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...