Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] difficoltà economiche, essendogli stato raddoppiato lo stipendio e assegnata la carica di storiografo regio (1735), stesso dell'uomo: come in questo vediamo un succedersi di senso, fantasia e ragione, così nella storia si succedono l'età degli dèi, ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] corrisponderebbero a un codice prestabilito sotto forma di molecole di RNA è stata formulata da H. Hydén (1962).
Secondo di m. temporanea è completamente ‘carico’. Questa formalizzazione della m. di lavoro rende ragione del comportamento mnestico di ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] ad Arcetri, ove trascorse gli ultimi anni della sua vita in statodi dimora vigilata. Divenne cieco nel 1638.
I "Discorsi" e gli i quali la ragione non è sufficiente. Pur persuaso della sua verità, G. ha bisogno di riviverla dialetticamente in ogni ...
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Diritti che spettano alla persona in quanto essere umano, non dipendenti da una concessione dello Stato. Tali diritti possono essere riportati alla tutela della vita umana sotto ogni forma (contro l'uccisione, [...] umana, nessun uomo può decidere di sacrificare tali diritti e, a maggior ragione, questi diritti non possono essere a Stoccolma i rappresentanti di una cinquantina di governi per discutere di prevenzione al genocidio. È stata la prima volta, dopo ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] beni, la distinzione di giusto e ingiusto, di mio e di tuo. Gli uomini sono perciò spinti a uscire dallo statodi natura per passare a quello civile, cioè a uno statodi pace. L'esigenza della pace è dunque un dettato della ragione. Tale passaggio è ...
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giòchi, teorìa dei Modello matematico per lo studio delle 'situazioni competitive', in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto 'giocatori', con autonoma [...] le sue regole. Quindi devono essere specificati uno stato iniziale, le regole di evoluzione, i possibili esiti finali e le preferenze a questo stadio non conviene collaborare; uno schema diragionamento che ricorda quello dell’induzione a ritroso. La ...
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Comune del Veneto (93,03 km2 con 210.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia.
Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici [...] e tutto lo Stato (1405), aggregandoli ai suoi domini di terraferma. Sotto la dominazione veneta P., cessata ormai, con la perdita dell’indipendenza, ogni sua funzione politica, trasse da efficaci ordinamenti amministrativi le ragionidi una crescente ...
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Lo statodi sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] ragioni legate a fattori genetici, alle condizioni ambientali che influenzano la diffusione di agenti patogeni, alle abitudini di
Con tale espressione si indica ogni alterazione dello statodi salute che comporti un’incapacità al lavoro, con ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] di Diana; Filocolo; Filostrato; Teseida: vedi le voci dedicate alle singole opere). La critica recente diffida a ragione se non si voglia accogliere quello di Comedia delle ninfe fiorentine come è stato recentemente proposto) è, per concorde giudizio ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] suicidio, e la sua stessa opera sarebbe stata compiuta negli intervalli di lucidità; si sono anzi volute trovare tracce il suo animo sensibilissimo e ardente e la sua ragione che tenta di svelarne le illusioni per offrirgli la calma perfetta della ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...