DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] tutela giuridica, l'apparato legislativo dello Stato.
La Dissertazione è un rapido sommario di brani tratti dal Discours di Rousseau. Vi si sostiene che "la disuguaglianza negli uomini ripugna alla ragione sufficiente e la natura tende generalmente ...
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DI SOMMA, Tommaso
Vladimiro Sperber
Nacque a Napoli il 2 marzo 1737 da Gennaro Maria principe di Colle e Maria Spinelli dei marchesi di Fuscaldo; secondogenito, ereditò il feudo di Circello e il relativo [...] sincerità dell'amicizia inglese" e consigliò l'alleanza russa. Per ragioni non accertate chiese nel 1800 il pensionamento: fu nominato consigliere diStato con ducati 6.700 di pensione e l'autorizzazione a risiedere in Inghilterra.
Dal suo ritiro ...
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DI PIETRO, Camillo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 10 genn. 1806 da Domenico e da Faustina Caetani, secondogenito di sette figli.
A partire dalla metà del secolo precedente la famiglia paterna [...] proprie ambizioni di potere, che erano forti ma che non potevano costituire, come per l'Antonelli, la sola ragionedi vita.
ufficio dei tempi in cui il D. aveva presieduto il Consiglio diStato e il tribunale della Segnatura. Tra le fonti edite si ...
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DI CAPUA, Annibale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo da Vincenzo, terzo duca di Termoli, e Maria Di Capua, figlia di Ferrante, secondo duca.
I Di Capua erano di antica nobiltà: [...] del Báthory: richiese istruzioni da Roma e gli fu ordinato di affrettarsi.
Da un memorandum di A. M. Graziani, segretario diStato del pontefice, sappiamo che a Roma si decise di accelerare la missione e di far proseguire il D. "per non arrischiar la ...
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DI CARLO, Eugenio
Maria Cristina Laurenti
Nacque a Palermo il 21 genn. 1882, da Salvatore e da Rosa Caravella.
Laureato in filosofia, iniziò l'insegnamento all'università di Camerino come titolare della [...] "del problema della giustizia, problema che a questa disciplina è sempre stato considerato come pertinente e che di essa disciplina è il problema precipuo, la sua ragion d'essere" (ibid., p. 6). Mentre l'opera del giurista rimane circoscritta ...
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DI BROGLIO, Ernesto
Lauro Rossi
Nacque a Resana, in provincia di Treviso, il 12 apr. 1840 da Antonio, di famiglia comitale originaria di Pavia, e da Rachele Vittorio. Studente di giurisprudenza a Bologna, [...] nel febbraio 1902, a proposito di una serie di rivendicazioni avanzate dai ferrovieri. Giolitti intendeva far accollare allo Stato una parte dell'onere finanziario, ma il D. si opponeva sia per ragionidi principio (come altri moderati e conservatori ...
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DI CAPUA, Rinaldo
Ariella Lanfranchi
Ben poco si conosce della vita e della formazione artistica di questo compositore d'origine campana, attivo sulle scene teatrali italiane ed europee per oltre un [...] in precarie condizioni finanziarie e in uno stato d'animo di grande pessimismo e disincantamento. Ed è appunto teller). Rimane la partitura: Parigi, Bibl. dell'Opéra. Sei arie "Ho ragione, si signore", "Si, caro ben sarete", "Amor, oh che diletto", ...
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DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] D. doveva essere tanto brutale e spettacolare quanto insolente era stato il suo successo. La seconda ragione è di ordine puramente locale. I teatini non potevano sopportare una concorrente di Orsola Benincasa, loro protetta. La D. stessa "credeva che ...
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DI NAPOLI, Carlo
Grazia Fallico
Nacque a Troina (Enna) nell'anno 1700 da Nicolò ed Elisabetta Di Napoli.
Apparteneva a uno dei rami cadetti di una famiglia che nel corso del secolo precedente, attraverso [...] ragione il diarista marchese di Villabianca definì il D. "benemeritissimo di questa nostra patria, e molto più di quindi esso non poteva divenire demanio, non essendoci mai stata una originaria appartenenza al Demanio del sovrano.
Questa tesi ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] di D. prende la sua forma definitiva. Egli si chiede la ragione dei malanni d'Italia e la vede nelle discordie; scorge la ragionedi in unitario sistema. L'impero non è per lui uno stato, non è solo un'organizzazione politica: è il mezzo voluto ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...