Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] a scuola
(16) quel particolare è stato notato da tutti / quella particolarità è stata notata da tutti
(17) Mario è Se il verbo è all’imperativo il soggetto è di norma omesso, per ragioni pragmatiche (facile recuperabilità del referente); se è ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] una agevole utilizzazione a fini descrittivi. Per questa ragione l’IPA rappresenta lo spazio vocalico mediante una forma sono stati osservati in molteplici condizioni e sotto differenti punti di vista, come ad es.:
(a) presenza ~ assenza di accento ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] e parità del potere imperiale rispetto a quello papale, sia stato scritto in questo periodo, piuttosto che nel 1317 o 1318. ); e che ciò vale ancora a maggior ragione per la Commedia, nel senso di un’accettazione piena e senza remore del linguaggio ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] et avere a lloro volontà». Numerosi sono per questa stessa ragione gli statuti volgarizzati. Si ritiene invece scritto direttamente in volgare il pisano Breve di Villa di Chiesa (la sarda Iglesias), importante centro dell’estrazione dell’argento ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] a ragione, perché si trattò di un ritorno all'oratoria sacra tradizionale, senza originalità, laddove ciò che il C. aveva dato di più caratteristico, nel bene e nel male, alla storia della lingua e della letteratura italiana era stato il trecentismo ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] chiaramente segni iconici. Ciò è vero essenzialmente per l'ovvia ragione che le posture e i movimenti degli arti superiori, volta che un gesto, un segno indice, è stato interpretato come indicante qualche luogo di fronte o dietro a colui che lo ha ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] due interlocutori. Per le stesse ragioni, può dirsi nuova l’informazione espressa dai predicati delle due frasi che compongono la risposta di B (hanno fermato i carabinieri e arriverà dopo).
Alcune informazioni hanno uno statuto intermedio tra dato e ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] chiusa. In napoletano, il dittongo è stato applicato ai nuovi casi lessicali di [ɛ], [ɔ], integrati entro i di manutenzione, coincidono con quelle distinzioni fonologiche che la grafia del fiorentino non ha mai rappresentato. La principale ragione ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...]
La ragione puramente grammaticale dell’inaccettabilità di (23 a.) è confermata dal fatto che, se al posto del costrutto consecutivo correlativo, si fosse scelta una configurazione per coordinazione, la ripetizione di stanchissima sarebbe stata ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] e del gusto (cioè i medesimi principi che a suo tempo erano stati seguiti dagli autori della grammatica razionale e ragionata). La produzione commerciale di grammatiche e la frequente riproposta della medesima opera in diverse versioni (adattate ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...