Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] viceversa).
La teoria del c. come intersezione di serie causali indipendenti è stata sostenuta nel 19° sec. da A.-A es. citato, se il dado è ben costruito, si ammette per ragionidi simmetria che la probabilità sia la stesssa per ogni faccia, e ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] necessarie ‘verità diragione’, pone accanto a questa la n., di assai diversa natura distatodi un sistema (riprendendo così le suggestioni leibniziana di ‘vero in tutti i mondi possibili’ e wittgensteiniana di ‘vero per tutti i possibili statidi ...
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sublime In estetica, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a.C., allo scopo di definire la proprietà dell’arte di indurre, per le sue connotazioni di mistero e di ineffabilità, [...] intelletto e immaginazione, evidenzia un conflitto tra sensibilità e ragione, addita la possibilità di un’idea sovrasensibile, permette alla ragionedi acquistare consapevolezza di sé non intellettualmente ma emotivamente.
Elaborato dai romantici, il ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] spirituali (M. Dvořak); si segnalò l'importanza dell'idea di Roma (F. Schneider, P. E. Schramm), e di "Sacro Impero" nel Medioevo (A. Dempf), dell'idea di "ragiondistato", d'"umanità" e di "nazione e nell'Europa moderna (F. Meinecke), si definirono ...
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Uguaglianza
Paolo Comanducci
(XXXIV, p. 621)
L'idea di uguaglianza, antichissima, multiforme e spesso sfuggente, presenta significati diversi a seconda dei contesti discorsivi in cui ricorre. Si possono [...] diStatodi diritto, e consiste in un insieme aperto di prescrizioni, una delle quali di tipo formale, mentre altre sono di carattere sostanziale. La prescrizione diragione giustificante di una tale restrizione: deve trattarsi esclusivamente di ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] ’opera anche inconsapevole degli individui e dei popoli che di volta in volta lo incarnano («astuzia della ragione») e il suo fine è la realizzazione della libertà, di cui lo Stato ottocentesco è il maggior esempio.
Influenzato dal concetto hegeliano ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] questi, ispirato da Napoleone, avrebbe prefigurato la nascita di uno 'Stato universale' destinato a chiudere la lunga fase della ' del Novecento si è sforzata di capire quali siano le ragioni che spingono milioni e milioni di uomini a credere all' ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] tecnici attinenti soprattutto alla logica induttiva), e di chiarire le ragioni che hanno indotto L. Wittgenstein ad abbandonare F. Waismann e A.J. Ayer che pure erano stati tra i più autorevoli e brillanti esponenti del movimento neopositivistico ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] autodeterminazione o autonomia, ossia come capacità di obbedire alla legge che la nostra ragione ci ha prescritto.
La storia come della libertà coincide con la nozione morale di autonomia ed è stata trasposta sul piano politico da Rousseau. Come ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] paesi a regime non totalitario o non monopolistico, di una liberalizzazione di fatto, che ha costituito un ulteriore vantaggio per il mezzo televisivo. Di questo mezzo indiscreto è stato detto a ragione che esso non penetra nelle case tanto per una ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...