La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] Replicò, infatti, sostenendo che la teoria fisica di Aristotele era stata derivata da principî metafisici necessari e certi e la metà del XIV secolo.
Ai margini della scienza
Per le ragioni già spiegate, la teologia si limitò a fornire un contesto ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] l'avversario in modi di estrema durezza. L'intellettualità toscana si divise, forse meno per ragionidi merito che per legami . XX l'esistenza del codice di Besançon è stata ammessa o si è ritenuto che il G. si servì di dati reali, perché certe sue ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] per ogni numero x, se x appartiene a k allora anche il successore di x appartiene a k, allora la classe k contiene la classe N (principio polemica antipeaniana dei filosofi idealisti è stata la ragione prima dell’incomprensione della logica matematica ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica ebraica
Tony Lévy
La matematica ebraica
Gli studiosi ebrei arabofoni che vivevano nei paesi dell'Islam rappresentavano una [...] A ragione si è parlato di lui come di un 'traduttore di professione', poiché egli esercitò il suo talento nel campo della filosofia, della medicina, dell'astronomia, della matematica, e inoltre sugli scritti di Maimonide che non erano stati tradotti ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] prese in prestito' (tà éndoxa) quale si ritrova nella scrittura di dossografie possa essere stato uno stadio preparatorio per il ragionamento 'dialettico' operato sulla base di tali concezioni (così come è richiesto da Aristotele nei suoi Topica ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria degli insiemi
Gabriele Lolli
La teoria degli insiemi
La teoria degli insiemi è universalmente considerata, nella sua concezione e impostazione [...] ". A Peano soprattutto obietta che anch'egli aveva trovato i suoi assiomi analizzando i modi diragionamento che nel corso della storia sono stati riconosciuti validi.
Tra coloro che rifiutano l'assioma, oltre a Peano si segnalano gli analisti ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] anni fa la caratteristica peculiare della ricerca in biomatematica è stata quella di modellare un sistema biologico a una scala specifica, per comparsa dei sintomi clinici dell’AIDS; la ragione del diverso periodo d’incubazione nei bambini rispetto ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] una sua ragion d'essere strumentale, nei limiti di un proprio dominio di validità. Non al di là di quei limiti: la previsione è prefigurazione di una distribuzione probabile degli statidi natura compatibili con uno stato presente, in economia, ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] poste ancora oggi a fondamento di ogni trattato di meccanica, mentre la legge di gravitazione universale è stata una delle prime e analisi nascosta' ben superiore all'analisi cartesiana.
Le ragioni che indussero Newton a usare metodi geometrici nei ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] sé stessi. è stato dimostrato magistralmente da Gille (1980) che la tecnica alessandrina non fu bloccata; essa si è fermata da sola perché non aveva più ragioni per progredire. Gli ingegneri del Rinascimento credettero di ricollegarsi direttamente ai ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...