Nata nel 278 circa da Tolomeo II e dalla prima moglie di lui Arsinoe figlia di Lisimaco, fu sacrificata alla ragione politica e nel 252-51 destinata come sposa ad Antioco II che già era unito con Laodice. [...] Il nuovo matrimonio avrebbe dovuto costituire un saldo pegno di concordia fra i due regni pacificatisi dopo lunga guerra.
Berenice fu accompagnata dal padre fino a Pelusio, ma ciò non deve far concludere ...
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razionabile
Una sola occorrenza, in Pd XXVI 127 nullo effetto mai razïonabile, / per lo piacere uman che rinovella / seguendo il cielo, sempre fu durabile; ‛ gli effetti razionatili ' di cui si parla [...] latino del linguaggio scolastico, che è usata da D. in VE I IV 3 e 4, V 1, XV 5, dove ha sempre il significato di " ragionevole ", " conforme o secondo ragione ". Qui vale piuttosto " fatto dalla ragione ", valore già presente nel latino classico. ...
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sustentamento
Col valore generico di " ciò che serve a mantenere la vita ": l'umana natura - fuori de la speculazione, de la quale s'appaga lo 'ntelletto e la ragione - abbisogna di molte cose a suo [...] sustentamento (Cv III XIII 5).
Per il concetto, v. Tomm. Comm. Ethic. X lect. XIII ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] aristoteliche è la più originale. Da una parte, infatti, essa tende, con motivo immanentistico e antiplatonico, a rendere ragione della realtà individuale, e teorizza il metodo "induttivo" o "epagogico" che, accostando casi simili, trae da essi il ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] segno è che non è morto. In realtà, nata come progetto da attuare quando i tempi lo avessero reso possibile, non c’è ragione di credere che l’opera citata nel secondo capitolo del Principe fosse altra cosa da quella che ora ci sta dinanzi come il ...
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giusnaturalismo
Der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui struttura dovranno essere [...] sia uno stato di guerra (l’uomo nello stato di natura può ascoltare non solo la voce delle passioni, ma anche la ragione che gli suggerisce di non limitarsi a un punto di vista egoistico e autoreferenziale), ne fa però uno stato di miseria e di ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] dei fini. Come dice il filosofo della scienza E. Nagel (v., 1956, pp. 7-9): ‟Cose ed eventi hanno ‛cause' ma non ‛ragioni'" e, poiché le cause hanno a loro volta altre cause, le cose nel loro complesso ‛semplicemente sono': il loro essere o esistenza ...
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persuasione
Francesco Tateo
Costituisce, per la dottrina classica, il fine precipuo della retorica. D. ne tratta commentando la canzone Voi che 'ntendendo (Cv II), per spiegare la ragione dell'apostrofe [...] (v.) iniziale della lirica, nella quale il poeta si rivolge alle intelligenze celesti e le invita a prestare ascolto alle sue parole. Seguendo l'insegnamento della Rhetorica ad Herennium (I III 7) riguardo ...
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prenarrato
Ricorre nel Convivio, con valore attributivo, nel senso di " esposto in precedenza ", " suddetto ": II VII 1 le prenarrate parole; IV X 10 la prenarrata cagione, e 11 la ragione prenarrata. ...
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Poligrafo (Oneglia 1738 - Torino 1817). Scolopio, acceso giacobino durante il periodo francese, polemista violento, ha lasciato numerose opere, senza unità di ispirazione e di pensiero: L'uomo guidato [...] dalla ragione (3 voll., 1780-81); L'arte di viver sano e lungamente (1782); La filosofia militare (3 voll., 1785-86); La damigella istruita (1787); De' testamenti (1790); De' doveri delle milizie (1794); L'arte di conservare ed accrescere la bellezza ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...