umanitade
Domenico Consoli
Solo in Cv III XI 14 fine de l'amistade vera è la buona dilezione, che procede dal convivere secondo l'umanitade propriamente, cioè secondo ragione, sì come pare sentire Aristotile [...] nel nono de l'Etica.
Il passo aristotelico qui richiamato è il seguente: " Consentire igitur oportet amicum, quoniam est: hoc autem utique fiet in convivere et communicare sermonibus et mente. Sic enim ...
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MONELLI, Paolo
Giorgio Zanetti
– Nacque il 15 luglio 1891 a Fiorano Modenese, da Ernesto e da Maria Antonini registrata all’anagrafe del Comune come «massaia possidente».
In ragione delle funzioni del [...] i carri armati degli opposti schieramenti, fino al congedo definitivo (22 febbr. 1943).
Intanto anche nel M. erano maturate nuove ragioni di critica e di avversione nei confronti del fascismo. Di qui, nel 1944, la decisione di proseguire la sua opera ...
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vizioso
Alessandro Niccoli
Compare solo in prosa, con il significato fondamentale di " dominato dal vizio " (v.), cioè da un ‛ abito ' (v.) conseguito con atti non conformi a retta ragione.
In Cv II [...] X 10 Meglio sarebbe a li miseri grandi, matti, stolti e viziosi, essere in basso stato, ché né in mondo né dopo la vita sarebbero tanto infamati, si afferma che i grandi, cioè i " potenti " che non adornano ...
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Provvedimento giurisdizionale con il quale il giudice civile, nel processo di cognizione, decide la causa, assolvendo il suo dovere di pronunciarsi sulle domande proposte e le eccezioni sollevate dalle [...] rapporto giuridico fatto valere dalle parti, chiudendo il giudizio davanti al giudice che l’ha pronunciata, e per tale ragione è detta sentenza definitiva di merito. Tuttavia, il giudizio può anche chiudersi in rito (per esempio, quando difetti la ...
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Figlio (1489-1568) del duca Enrico il Maggiore, successe al padre nel 1514, e si prefisse la formazione di un'organica unità statale indivisibile tra gli eredi. Per questa ragione tenne prigioniero per [...] 12 anni il fratello minore Guglielmo, finché (1535) questi non gli riconobbe il diritto di primogenitura (Pactum Henrico-Wilhelminum). Prese parte, al fianco di Filippo langravio d'Assia, alla guerra contro ...
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ORDELAFFI
Augusto Campana
Signori di Forlì e di altre terre di Romagna. Le notizie più antiche date dalle cronache sono leggendarie o inesatte. È stato supposto, forse a ragione, che provenissero da [...] Treviso. Il primo sicuramente ricordato è un figlio di Pietro "de Ordelaffo", nel 1170 (Tolosano, Chron., 69). Alla fine del sec. XIII cominciano ad avere parte attiva nella vita politica di Forlì e Faenza, ...
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matematico [femm. plur. matematice]
Michele Rak
Vincenzo Valente
Il termine occorre in D. sia come aggettivo, sia come sostantivo.
1. Come aggettivo, in Cv IV IX 5 operazioni sono che ella [la nostra [...] astratte studiate dalla scienza che ha per oggetto la quantità, che è la matematica, non possono essere ‛ operate ' dalla nostra ragione in sé stessa (come invece è per le arti del Trivio, che costituiscono la seconda specie), né fuori di sé (com ...
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inquisizione
Termine di uso più frequente nelle opere latine di D. (‛ inquisitio veritatis ', Quaestio 78), tradotto una sola volta in volgare: Cv IV VII 2 sanza inquisizione d'alcuna ragione, gentile [...] è chiamato ciascuno che..., a proposito della vera nobiltà, non definibile nella sua essenza se non mediante la " ricerca " dei suoi principi (inquisitio... de principio, Mn I II 4). Cfr. Cic. O ff. I ...
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Norme in tema di previdenza nella finanziaria 2011*
Pasquale Sandulli
Come in ogni manovra finanziaria, anche in quella estiva 2011 trova posto la materia della previdenza sociale. La manovra previdenziale [...] le perplessità di una manovra perequativa che, seppure in via transitoria, si è già articolata su di una rilevante differenziazione – in ragione della natura del reddito – creata dalla combinazione dei co. 1 e 2 dell’art. 2 l. n. 148/2011 che, al ...
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Teodoro Ateo
Filosofo (4°-3° sec. a.C.). Il soprannome di «ateo» (ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l’esistenza di ogni divinità, ragione per cui fu [...] ‒ secondo notizie biografiche non completamente verificabili ‒ espulso da Atene. Seguace di Aristippo, promosse, nella scuola cirenaica, quello spostamento dell’ideale edonistico dal piacere istantaneo ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...