Grammatico ebreo (n. Fez fine sec. 10º - m. inizî 11º), vissuto a Cordova. Rilevò, partendo dall'arabo, il trilitterismo delle radici ebraiche, chiarendo i fenomeni della coniugazione verbale. Le sue opere [...] sono specialmente dedicate ai verbi deboli e alla vocalizzazione. È a ragione considerato il fondatore della grammatica ebraica. ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] che concorrono armonicamente ad abbellire e a dar carattere di praticità tanto all'abitazione civile quanto agli uffici pubblici, ai luoghi di ritrovo, ai negozî, alle officine, ai laboratorî, alle scuole, ...
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GRILLI (Γρύλλοι)
Giovanni Patroni
Sorta di caricatura, della quale, secondo Plinio, era ritenuto inventore il pittore Antifilo, noto inoltre come autore di ῥωπογραϕίαι cioè quadri di genere, di piccole [...] che si tratti di una leggenda erudita della tarda età diadochea, formatasi per motivi eziologici, cioè per rendersi ragione del nome grylloi (non rammentando ch'esso era stato dato genericamente a caricature esibenti un corpaccio su esili gambette ...
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TARENTO (Tarentum)
Pietro Romanelli
Località dell'antica Roma, nel Campo Marzio, connessa con la celebrazione dei ludi secolari.
La forma del nome è duplice: tarentum e terentum; se la prima è quella [...] che si ritrova più frequentemente, si ha ragione di credere che la seconda fosse la primitiva, forse di origine sabina e contenente l'idea di mollezza; la somiglianza col nome della città apula e soprattutto gli apporti venuti da questa al culto ...
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Alessandro Giovannini
Abstract
Il principio di capacità contributiva, contemplato nell’art. 53 Cost., è regola fondamentale che presiede alla ripartizione dei tributi tra i consociati. Come criterio di [...] e la circostanza che essi emergano sul terreno economico non è sufficiente affinché la legge li recepisca e li riconosca. La ragione di questa divergenza è semplice: la legge non è un guanto che calza a qualsiasi fenomeno poiché la forza di spesa ...
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grana
Luigi Vanossi
. Significa " granello ", con valore collettivo (cfr. francese antico graine), in Detto 104 Or non tener sua via / se vuo' da lu' campare; / e se non, mal camp' are, / che biado [...] delle operazioni che procedono dall'amore cortese, viste nella prospettiva dell'amor teologico e cristiano (lo stesso concetto sarà ripreso da Ragione in Fiore IX 7-8 I' credo che tu ha' troppo pensato / a que' che ti farà gittar in vano). Esso ...
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insensato
Vincenzo Valente
Solo in Pd XI 1 O insensata cura de' mortali, per cui si rimanda a Persio: " O curas hominum ! O quantum est in rebus inane! " (I 1); ma l'aggettivo, che letteralmente vale [...] " privo di senso di ragione ", ha una sua enfasi biblica (Sap. 5, 4; Paul. Gai. 3, 1) conveniente alla solennità dell'apostrofe.
D. l'usò anche per i suoi Fiorentini nel latino di Ep VI 21, con parole che possono stare a parafrasi del verso citato: ...
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Storico della filosofia, morto a Roma il 29 dicembre 1948. La rivendicazione culturale ed etica dei valori del liberalismo lo portò ad essere uno dei maggiori esponenti della resistenza degli intellettuali [...] , ivi 1943; Hegel, ivi 1948. Particolarmente notevole per l'intelligenza del suo pensiero politico è il vol. Il ritorno alla ragione, ivi 1946.
Bibl.: A. Vasa, De R. e l'interpretazione neoidealistica italiana della dialettica di Hegel, in Rivista di ...
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numero
Antonietta Bufano
Gian Roberto Sarolli
All'accezione più comune, secondo la quale il termine designa una cifra, vanno ricondotte 'quasi tutte le occorrenze della Vita Nuova, con riferimento [...] ha sentito la necessità di aggiungere, al cap. XXIX, l'explicit (Forse ancora per più sottile persona si vederebbe in ciò più sottile ragione; ma questa è quella ch'io ne veggio, e che più mi piace) che è apparso a più di un commentatore una prova ...
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legge
Anche nella concezione dantesca, la l. assume il valore di ‛ principio normativo ' dell'ordine universale, dell'ordinamento civile ed ecclesiastico e del comportamento dei singoli. L'unica definizione [...] ma conosce il proprio fine in quanto tale e ordina i propri atti ad esso. La l. naturale consiste pertanto nelle direttive della ragione e in tal senso è una specifica l. umana. Così a proposito dei lussuriosi è detto in Pg XXVI 83 non servammo umana ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...