AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] furono molto attaccati alla loro origine armena e, sino al padre della scrittrice, coltivarono la lingua e le lettere armene. Ragione non ultima del loro trasferimento da Parigi a Venezia fu il desiderio di essere vicini ai mechitaristi dell'isola di ...
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CARRESIO, Lodovico
Claudio Mutini
Nacque a Padova nel 1463, probabilmente da famiglia di umilissime condizioni. Conseguita la laurea in filosofia e in medicina, riuscì a guadagnarsi presto una notevole [...] ordinaria di medicina a Padova sarebbe prima occorso un periodo di tirocinio presso qualche università minore, ed è per questa ragione che nel 1495 lo troviamo a Ferrara, dove lesse pubblicamente filosofia fino al 1517. A Ferrara il C. si acquistò ...
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BEGGIAMO (Beyamus), Cristoforo
Alfredo Cioni
Nacque a Savigliano intorno al 1430 da Giorgio, di nobile famiglia locale, signora di Sturano, di Demonte, di Beinette e di altri luoghi della Val Padana. [...] avrebbe imparato dal tedesco Johann Glim, l'arte nuova e l'avrebbe poi personalmente esercitata; ma non si vede per quale ragione il Glim, che era stato operaio dei prototipografi, Coarad Sweynbeym e Arnold Pannartz a Subiaco e a Roma, avrebbe dovuto ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] è l'incarnazione simbolica di una nuova metafisica, non una banale morale dell'azione, e, se in essa la sconfitta della ragione, del logos, postula l'azione, questa non è propriamente l'azione dell'uomo, cosicché anche qui il D. non intende penetrare ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] polemica e l'acre sarcasmo di tre pamphlets di cui il più vivace è Il Gran Zoroastro (Lugano 1762) e il più ragionato è il Dialogo tra Fronimo e Simplicio (Lucca 1762).Attorno a questa discussione era venuta consolidandosi l'Accademia dei Pugni e dal ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] , pp. 80-81 e Pellegrino..., pp. 206-209). La vera ragione immediata del decreto, recante la data del 28 marzo (Acta Apost. rifiuto, gli era stato compagno, così ha spiegato le ragioni di quel gesto: "sembrerebbe che nella sua determinazione abbia ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] italiana, XLII (1963), pp. 339-362; R. Ajello, Il preilluminismo giuridico, Napoli 1965, pp. 146 s.; V.I. Comparato, Ragione e fede nelle discussioni istoriche, teologiche e filosofiche di C. G., in Id., Saggi e ricerche sul Settecento, Napoli 1968 ...
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CARPACCIO (Scarpazo, Scarpazza), Vittore
Franco R. Pesenti
Pittore, figlio di Pietro, nacque in una data che si fa oscillare tra il 1455 e il 1465 (T. Pignatti, Proposte per la data di nascita di V. [...] Vergine e dei personaggi virili.
Il Cavaliere von Thyssen è assai significativo della poetica del C.: la luce è limpida, di ragione non lirica, ma sperimentale, strumento per l'intelletto nell'indagine di un vasto campionario di erbe e di animali; e ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] parla V. Cian (nel 1814 il G. aveva anche pubblicato una recensione elogiativa del trattato di Galeani Napione). Nella citata Ragione dell'opera il G. afferma che "le armi, e le istituzioni militari debbono essere agli usi, ai costumi, alle passioni ...
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BARBERI (Barbieri, Barberio, de Barbera, Barberius), Giovanni Luca
Filippo Liotta
Procuratore fiscale e ufficiale della cancelleria o, come egli stesso si definisce, "Magister riotarium regie Cancillarie", [...] risulta una conferma di questo dato biografico. Non vi è dubbio che egli sia stato uomo di legge, soprattutto versato nella ragione feudale, ma dove egli abbia compiuto i suoi studi e con quali maestri non sappiamo; né sappiamo se egli sia stato ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...